Cronaca locale

Lei si nega, marocchino la sequestra e la violenta per giorni

La vittima si è salvata lasciando un messaggio sullo schermo di un telefono cellulare in un bar dell'area di servizio di via Casilina

Lei si nega, marocchino la sequestra e la violenta per giorni

L'ennesima storia di violenza e sopraffazione ai danni di una donna giunge da Borghesiana (Roma). A.E.M., marocchino di 56 anni, è stato arrestato e condotto nel carcere di Regina Coeli dagli agenti di polizia del commissariato Casilino Nuovo, diretto da Michele Peloso. Pesanti le accuse mosse nei suoi confronti. L'uomo deve rispondere davanti alla giustizia dei reati contestatigli di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni personali ai danni della moglie, sua connazionale. Proprio quest'ultima, con un atto di estremo coraggio, è riuscita a denunciare il suo aguzzino. Nonostante non conoscesse altra lingua al di fuori dell'arabo, è riuscita a trovare un modo per farsi capire e per porre così fine alla sua agonia. Da tempo infatti subiva vessazioni di ogni genere, sia fisiche che psicologiche. Entrata in un bar all'interno dell'area di servizio di via Casilina assieme al marito, la vittima ha lasciato un messaggio sullo schermo di un telefono cellulare:"Per favore aiutami, chiama la polizia, mio marito mi minaccia e mi rinchiude dentro casa e si droga. Non so parlare italiano, per favore chiama polizia o carabinieri".

Una richiesta estrema e accorata, fortunatamente recepita dalla proprietaria dell'area di servizio che ha allertato immediatamente le Forze dell'Ordine. Fondamentale per la ricostruzione della vicenda la testimonianza di un'amica della donna, contattata telefonicamente dai poliziotti. Quest'ultima ha riferito dei gravi episodi di violenza che la sua compagna era costretta a subire. Non ultimo il sequestro durato tre giorni inflittole dal marito per aver rifiutato di consumare un rapporto sessuale con lui. La donna era riuscita a salvarsi scappando da una finestra. Per il responsabile si sono aperte le porte della casa circondariale di Regina Coeli. Casi del genere, purtroppo, sono sempre più frequenti.

A Messina un 31enne marocchino picchiava e maltrattava la moglie nonostante fosse incinta. La vittima, connazionale dell'uomo, in passato aveva più volte richiesto l'intervento delle volanti. Spesso, infatti, il 31enne tornava a casa ubriaco e riversava sulla sfortunata la sua rabbia. Secondo l'Istat le donne straniere vivono esperienze di violenza fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita (31,3% e 31,5%). Tuttavia, a differenza di queste ultime, subiscono sopprusi soprattutto da partner o ex partner (20,4% contro 12,9%) e meno da altri uomini (18,2% contro 25,3%).

Le non italiane che hanno subito violenze da un ex compagno sono il 27,9%, ma per il 46,6% la relazione è finita prima dell'arrivo nel nostro Paese.

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