Cronaca locale

Il mistero dei pesci morti. Cosa accade nel Tevere?

Si attendono i risultati dei rilievi dell'Arpa e della Asl Roma 1 per capire le cause della moria di pesci nelle acque del Tevere. L'appello delle associazioni ambientaliste: "Fate presto, è una strage"

Il mistero dei pesci morti. Cosa accade nel Tevere?

È uno scenario da film horror quello che domenica mattina si è presentato agli occhi dei cittadini che passeggiavano lungo le banchine del Tevere: centinaia di pesci morti venuti a galla e trasportati dalle acque del fiume. Una vera e propria strage che continua a consumarsi nel tratto che va da Ponte Milvio a Ponte Marconi.

Lo testimoniano le immagini girate stamattina sotto Castel Sant’Angelo, dove continuano a galleggiare decine di carcasse. A denunciarlo è l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Roma. La prima a dare l’allarme domenica mattina tramite una guardia zoofila che ha allertato la polizia locale. "Già in passato abbiamo assistito a episodi di questo tipo, e chiediamo anche stavolta che sia fatta luce su questo grave episodio che colpisce la biodiversità della Capitale", aveva denunciato la delegata romana dell’Oipa, Rita Corboli.

Nelle prossime ore sono attesi i risultati dei rilievi effettuati lunedì mattina dal servizio zooprofilassi della Asl Roma 1 e dall’Arpa Lazio, che hanno prelevato diversi campioni di acqua e alcuni pesci. Saranno gli esiti delle analisi ad accertare le cause del disastro. Le parlamentari pentastellate Ilaria Fontana e Federica Daga parlano di "immagini sconcertanti che meritano tutta la nostra attenzione". "Tutte le autorità sono state allertate e gli organi competenti lavorano in queste ore per perlustrare il fiume per verificare l'esistenza di eventuali sversamenti illeciti", affermano le deputate, entrambe componenti della commissione Ambiente della Camera.

Da anni, infatti, gli argini del fiume Biondo sono costellati da baraccopoli e discariche abusive in diversi punti. Per ora, però, il Reparto tutela Tevere ha escluso che eventuali sversamenti di sostanze possano aver provocato la morte degli animali. Qualcuno ipotizza anche che a causare la moria delle specie ittiche possano essere state le acque reflue liberate dalle piogge della scorsa settimana. Una circostanza eccezionale che però, ricorda Repubblica, si era già verificata nel 2017.

A denunciare la situazione è anche il movimento ecologista Ecoitaliasolidale. "I pesci proseguono a morire e vengono trascinati dalla corrente verso il mare", ha dichiarato in una nota il presidente, Piergiorgio Benvenuti. "È necessario – ha detto dopo un sopralluogo nei pressi del ponte della Scienza – bonificare immediatamente le rive del fiume, porre delle barriere per impedire lo sversamento in mare, comprendere le cause e la a natura dell’avvelenamento, accertare il grado di inquinamento prodotto a tutela della salute pubblica, della vita dei pesci, della difesa del fiume e della biodiversità della Capitale".

Per gli attivisti del movimento "si è già perso tempo prezioso". La situazione, avvertono, potrebbe "aggravarsi nelle prossime ore".

La pensano allo stesso modo anche dall’Oipa che, "pur comprendendo i tempi tecnici necessari", con un post su Facebook sollecitano nuovamente "le autorità preposte ad attuare le azioni necessarie per porre fine alla strage".

Commenti