Cronaca locale

Prima Porta, il quartiere che rischia di ritrovarsi con l'acqua alla gola

Le pompe idrovore che dovrebbero scongiurare inondazioni ci sono, ma non sono mai state attivate nonostante la pressione dei residenti. Un quartiere sotto lo scacco delle piogge invernali

Prima Porta, il quartiere che rischia di ritrovarsi con l'acqua alla gola

La paura dell’inverno e delle relative alluvioni sono qualcosa di ancestrale. “Winter is coming”, recitavano preoccupati i protagonisti della serie tv “Il Trono di Spade”. Qui a Prima Porta vive chi ha costruito casa negli anni Sessanta. Si tratta di quartieri periferici, ma con una vivibilità ancora accettabile rispetto ad altri.

I mezzi pubblici riescono a collegare la zona al centro di Roma. Esiste un treno, o meglio un trenino, che da Montebello arriva a piazzale Flaminio. Continua a rappresentare uno snodo importante per la circolazione.

Non è auspicabile, infatti, percorrere in auto via Flaminia, soprattutto nelle prime ore del mattino, quando il traffico che arriva anche dalle uscite del raccordo anulare, in direzione centro, crea ingorghi fatali. Eppure qui in questa zona residenziale a nord di Roma c’è paura.

L’inverno si avvicina e i residenti iniziano a tremare. Dopo le alluvioni di gennaio 2014, il quartiere a Roma nord tra Flaminia e Cassia, ancora non dimentica e teme che la tragedia si possa ripetere. Al momento, infatti, come scrive Il Tempo, le idrovore costruite per evitare altri allagamenti in caso di pioggia eccessiva, sarebbero pronte ma non funzionanti.

Nella settimana scorsa i tecnici erano al lavoro per l’attivazione della corrente elettrica che serve per avviare l’opera, ma sulla data di partenza non c’è certezza. Il collaudo è stato realizzato, ma per problemi amministrativi e contabili, l’impianto non può essere consegnato. E così i residenti si preparano ad affrontare un’altra stagione di freddo e piogge sperando che il corso d’acqua non si gonfi al punto da travolgere tutto e tutti come accaduto qualche anno fa.

Nel frattempo il quartiere vive la sua quotidianità facendo lo slalom tra le buche che interessano le strade come in ogni zona della Capitale e la spazzatura che fa da cornice.

Eppure i residenti, in alcuni casi, spiegano che qui si vive bene.

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