Cronaca locale

Il primo giorno di lavoro guidavano i bus drogati: l'Atac licenzia 17 autisti

Licenziati in tronco dalla società. Controlli sempre più severi e a sorpresa. Da gennaio dello scorso anno sono 17 gli autisti risultati positivi a sostanze stupefacenti

Il primo giorno di lavoro guidavano i bus drogati: l'Atac licenzia 17 autisti

A Roma non basta il problema delle buche, o quello dei bus che prendono fuoco improvvisamente mentre attraversano la Capitale. Adesso a creare ulteriori problemi alla città capitolina ci si mettono anche gli autisti dell’Atac, l’azienda dei trasporti, che si mettono alla guida dopo aver assunto droghe. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, sarebbero due i conducenti, peraltro neoassunti e al loro primo giorno di lavoro, beccati positivi ai controlli i primi giorni di dicembre. Ovviamente, appena sono stati presi in castagna dagli ispettori antidroga, i due sono stati licenziati in tronco.

A Roma controlli a sorpresa

Appena assunti e subito hanno perso il lavoro. Uno di questi aveva già rischiato di non essere neanche preso all’inizio, perché si era dimenticato di dire all’ultimo concorso bandito dall’azienda che ha reclutato 250 conducenti, di avere precedenti penali. Era invece obbligato a dirlo, come richiesto dalla società durante le selezioni. In quella occasione però era stato chiuso un occhio. Forse non voleva proprio essere assunto infatti, dopo essere stato graziato per il primo errore commesso, ecco arrivare il secondo, ben più grave del precedente. Appena salito sul mezzo e dopo aver preso mano con il bus, per lui sono scattati i controlli a sorpresa. L’uomo è risultato positivo al test su alcol e stupefacenti, così come un altro suo collega, anche lui da poco assunto. Due in meno.

Non è da poco tempo che l’Atac ha deciso di aumentare la sorveglianza sulle sue linee, anche perché sta cercando la via del risanamento, iniziata dal presidente e amministratore delegato Paolo Simioni. In un anno circa 3mila conducenti vengono fermati a sorpresa durante il loro orario di lavoro e sottoposti ai test anti-doping. In questo modo, se qualcuno ha qualcosa da nascondere, non ha il tempo materiale per cercare una via di fuga e non presentarsi davanti agli ispettori. Tutto avviene alla luce del sole. Ovviamente alla base c’è soprattutto la sicurezza stradale per i cittadini che ogni giorno salgono sui bus per attraversare Roma.

La sicurezza prima di tutto

I controlli impediscono ai conducenti di guidare mezzi anche grossi, oltre dodici metri, dopo aver assunto cocaina, marijuana o Hashish. Basti pensare che da gennaio del 2018 sono stati ben diciassette i guidatori a essere strati beccati al volante dopo aver assunto alcol o sostanze stupefacenti. Durante le selezioni adesso sono previsti anche test psico attitudinali, con tanto di colloquio con un esperto, per capire se il candidato sia in grado o no di affrontare lo stress e le responsabilità che questo lavoro comporta. Stessi controlli anche tra i netturbini. Qui però c’è il sospetto che qualcuno avverta in anticipo i dipendenti su possibili controlli. Alcuni di loro si sarebbero messi in malattia proprio quel giorno.

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