Cronaca locale

Roma, polemiche per i rimborsi auto dell’assessore Lemmetti

Circa 20mila euro di soldi pubblici sono stati spesi per i viaggi tra Roma e Camaiore dell’assessore. L’imbarazzo degli esponenti del M5s

Roma, polemiche per i rimborsi auto dell’assessore Lemmetti

Quello di Gianni Lemmetti, assessore al Bilancio della giunta Raggi, è ormai divenuto un caso politico che sta scuotendo nel profondo anche la sua maggioranza.

Come riporta Next Quotidiano, è stato scoperto, infatti, che l’assessore spende anche 3 mila euro al mese di soldi pubblici per raggiungere Roma da Camaiore, località in provincia di Lucca vicino al mare, dove ha una casa. Viaggi che, magari, si potrebbero evitare in quanto Lemmetti potrebbe usufruire di una sistemazione comoda anche nella Capitale che gli farebbe risparmiare centinaia di km per gli spostamenti.

La vicenda ha creato un certo malumore nei consiglieri 5s che, appresa la notizia, si sono difesi dichiarando che nessuno era a conoscenza di questi viaggi e, di conseguenza, e delle spese per il trasporto. Le cifre sono comparse sul sito del Comune. Qui si può leggere che da agosto 2017, quando Lemmetti è stato eletto, a giugno di quest' anno le spese per “vettura o trasporto” ammontano a 19 mila 618 euro. Queste cifre di non poco si aggiungono allo stipendio di assessore che ammonta a circa 80mila euro all'anno.

Diffusa la notizia si sono accese le polemiche. Il capogruppo M5S Giuliano Pacetti cerca di trovare un appiglio normativo: “L'articolo 84 del Tuel prevede che i rimborsi siano certificati”. L’esponente pentastellato afferma di “non aver mai detto tutto bene, ho detto che è legale, che c'è un preciso riferimento nel Testo unico sugli enti locali che prevede esattamente questo tipo di rimborsi, che sono certificati e trasparenti”. Silenzio, invece, da parte di Enrico Stefàno, a capo della commissione Trasporti e storico portavoce dei grillini in Campidoglio così come dal presidente dell'Aula, Sara Seccia.

In merito alla vicenda interviene anche Paolo Ferrara, ex capogruppo 5s finito nell’occhio del ciclone per una storia simile sui rimborsi taxi: “Non è vero, come è stato scritto, che spendevo 400 euro”. Sul caso Lemmetti dichiara che “la voce di spesa non chiarisce bene di cosa si tratta: cercherò di approfondire e mi farò un'opinione”. Queste sono le risposte ufficiali. Ma nelle chat sembrerebbe che i toni tra i pentastellati siano più imbarazzati.

Dall’opposizione si fa sentire il Pd che annuncia un'interrogazione. Il capogruppo di Fdi Andrea De Priamo sottolinea, invece, che “è grave che l'intera giunta Raggi continui a disporre di auto di servizio personali, mentre noi abbiamo rinunciato”.

Dopo la pubblicazione della notizia, Lemmetti ha replicato su Facebook: “Quando tocchi grandi interessi”, si legge in un post del 5 ottobre, “quando cerchi di risanare i bilanci e le società partecipate di Roma Capitale, che per decenni hanno fatto da bancomat alla politica, arrivano puntuali gli attacchi personali”. Il motivo delle spese sarebbe da imputare al fatto che vive in Toscana: “Non è un mistero che io non sia residente a Roma, dove invece vivo durante la settimana pagando un affitto a mie spese. Nel weekend torno dalla mia famiglia e dai miei figli, percependo un rimborso per le spese di viaggio previsto dalle norme, per la precisione dall’art. 84 del Testo unico degli enti locali”. Per l’assessore non ci sono irregolarità in quanto tutto è fatto secondo le legge e tutto è rendicontato. Lemmetti ha poi concluso affermando: “Sappiamo come funziona il giochino: ci attaccano personalmente per screditare l’opera di trasparenza e legalità che cerchiamo di portare avanti. Ma non ci riusciranno“.

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