Cronaca locale

Sale su un cavalcavia del Gra e minaccia il suicidio

Una ragazza giovanissima portata in salvo da una pattuglia della stradale. Voleva gettarsi nel vuoto da un ponte che sovrasta il Grande Raccordo Anulare

Sale su un cavalcavia del Gra e minaccia il suicidio

Vuole lanciarsi nel vuoto per farla finita. Una fine triste, amara. Che nessuno merita. Un tentato suicidio che fa riflettere.

Nella giornata di ieri, gli agenti della Polizia Stradale di Roma hanno tratto in salvo una ragazza giovanissima, intorno ai 18 anni, che si era pericolosamente seduta sopra un cavalcavia del Grande Raccordo Anulare rivolta verso il vuoto e ben oltre le protezioni metalliche.

I poliziotti l’hanno vista da lontano mentre viaggiavano in auto. Credevano che non avrebbero fatto in tempo a salvare quella vita. La scena, che gli uomini della Sottosezione Polizia Stradale di Settebagni, hanno trovato, infatti, ha fatto subito presagire che la giovane perseguisse intenti suicidi.

La pattuglia è arrivata immediatamente sul posto inviata dal Centro Operativo Polizia Stradale di Fiano Romano, dove erano giunte diverse segnalazioni della presenza di una persona seduta all’esterno delle protezioni metalliche del cavalcavia.

Nonostante la ragazza fosse in uno stato di agitazione, gli agenti attraverso una delicata opera di persuasione, sono riusciti ad afferrarla, portandola in sicurezza. Hanno parlato a lungo con lei, per calmarla, poi l’hanno salvata. La ragazza è stata affidata alle cure del 118 e trasportata all’Ospedale Sandro Pertini. Poco distante dal luogo del dramma.

Solo pochi giorni fa, a Roma, un altro caso tragico finito bene. Viene licenziata e tenta il suicidio. È accaduto ai Parioli, in via Bellini. Siamo in pieno centro della città. È stato un vigile del fuoco, insieme ad altri tre poliziotti ad afferrare, da un cornicione di un palazzo, una donna che minacciava di gettarsi nel vuoto.

La donna, che ha giustificato il suo gesto con il licenziamento appena comunicatole, ha rifiutato in un primo momento il contatto visivo con il personale delle forze dell’ordine intervenute. E pretendeva, per desistere dalla sua idea, di essere reintegrata al lavoro. Quando la trattativa è arrivata a una fase di stallo, gli agenti l’hanno sollevata e trascinata oltre il muretto mettendola in sicurezza. Anche in questo caso è andata bene.

Ma quanta paura.

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