Cronaca locale

Fiumicino, la licenza è sospesa ma il tassista picchiatore continua a lavorare

Intanto l’autista violento continua a lavorare. I colleghi fanno sapere che dal giorno della rissa si è visto poco. Ma affermano: “È una testa calda”

Fiumicino, la licenza è sospesa ma il tassista picchiatore continua a lavorare

Nuovi sviluppi sulla scazzottata avvenuta solo pochi giorni fa all’aeroporto di Fiumicino. Qui un tassista ha picchiato, assestandogli un pugno in pieno volto, un passeggero indifeso. Licenza sospesa, in attesa della revoca, per Stefano Miconi. “Sabato sera mi sono sentito con l’assessore alla Mobilità Pietro Calabrese - spiega al Messaggero l’assessore capitolino al Turismo Carlo Cafarotti - che mi ha confermato di avere provveduto alla sospensione temporanea della licenza”.

Dal Campidoglio starebbero valutando la sua revoca definitiva. Inoltre, il comune si costituirà parte civile nella fase giudiziale di questa brutta vicenda perché il danno di immagine per Roma e per lo stesso aeroporto di Fiumicino è enorme. “Il gesto di uno rischia di rovinare tanti sforzi per migliorare qualità e servizi”, conclude. Il dipartimento alla mobilità del Campidoglio ha dato il via all’iter per il ritiro della licenza numero 117 di cui il conducente violento risulta essere intestatario.

Ma la burocrazia ha i suoi tempi. Intanto scatta il provvedimento di tipo provvisorio, in attesa del processo. “Al mio assistito - afferma l’avvocato Luciano Randazzo, legale del tassista - non è stato comunicato ancora nulla. Non gli è stata sospesa la patente e non ci sono affatto gli estremi per revocare la licenza. Il permesso può essere ritirato solo nel caso di una condanna penale e per il momento il mio assistito è solo indagato”. Miconi, nel frattempo, continua a circolare con il suo taxi in giro per le strade della capitale.

Ma chi è il tassista indagato? È nato a Los Angeles. E ha 59 anni. È indagato per lesioni gravi, oltretutto per futili motivi. Nessuno, tra coloro che hanno assistito alla lite, ha prestato aiuto all’anziano caduto a terra e sanguinante. Nessuno ha attivato i soccorsi o ha chiesto l’intervento della polizia impedendo, così, che il fuggitivo fosse arrestato in flagrante. Rintracciato e denunciato ha detto di avere perso la testa e poi ha chiesto scusa. La vittima, inizialmente refertata con 30 giorni di prognosi, ha avuto ulteriori complicazioni: ha rischiato di perdere la vista all’occhio sinistro e la sua prognosi è aumentata a 70 giorni.

I colleghi ne tracciano un profilo non proprio da tassista esemplare. Lo vedono come un tipo litigioso, uno che appena può crea problemi. Sempre gli altri tassisti che affollano lo scalo romano fanno sapere che negli ultimi giorni non si è fatto vedere. “Dal giorno dell’aggressione si è presentato sporadicamente – aggiunge sempre al Messaggero un altro collega - sono riuscito a parlarci e continuava a ripetere che prima di colpire il pensionato, era stato insultato e ripeteva che quell’uomo gli stava danneggiando l’auto. Un comportamento condannato anche dal sindaco di Fiumicino che, invece, ha già firmato il Daspo nei confronti dell’uomo. Solo 48 ore di allontanamento.

Poi sarà il Questore a dovere valutare se estendere il divieto fino a sei mesi.

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