Cronaca locale

Tor Bella Monaca, luce e acqua rubate nelle case popolari: 15 denunce

Ancora un blitz delle forze dell’ordine nelle torri di Tor Bella Monaca: è il quarto in due settimane. L’accusa per chi ha infranto la legge è di furto aggravato

Tor Bella Monaca, luce e acqua rubate nelle case popolari: 15 denunce

Almeno un appartamento su quattro presenta abusi. Allacci raffazzonati per rubare energia elettrica e, in alcuni casi, anche l’acqua. Utenze mai pagate e sfruttate da chi vive nelle palazzine popolari.

Continua l’assedio dei carabinieri di Tor Bella Monaca per combattere il fenomeno della luce e dell’acqua rubata nelle torri di via Santa Rita da Cascia. Quarto blitz in poco più di due settimane. I militari sono tornati ad applicare bypass nelle cabine elettriche per sventare i furti: 15 persone sono state denunciate.

E le intimazioni a mettersi in regola non mancano: quindici giorni di tempo prima di staccare definitivamente la corrente. Ultimatum che non intimoriscono gli abitanti delle torri che però, dopo i blitz, ben presto potrebbero ritrovarsi al buio.

Gli avvertimenti ormai si susseguono. Proseguono intanto le operazioni per trovare altri abusivi. Carabinieri e Polizia Locale con il personale tecnico dell’Ater Roma e Acea Ato 2, hanno ripetuto dei controlli negli stabili.

Riscontrati decine di allacci abusivi, sia alla rete elettrica, sia a quella idrica. Il risultato? Denuncia a piede libero per 15 persone con l’accusa di furto aggravato. L’ultimo sopralluogo è figlio di segnalazioni di alcuni residenti onesti che, da tempo, lamentavano cali di energia elettrica nel quartiere e, soprattutto, forte odore di bruciato.

Indicazione, quest’ultima, che ha fatto scattare l’allarme per la pubblica sicurezza di chi vive lì e la conseguente operazione.

I militari della stazione di Tor Bella Monaca, oltre ad aver notato diversi corto circuiti che hanno causato principi di incendio nei palazzi al civico 30 (questo balzato agli onori della cronaca per gli insulti e le minacce a una famiglia rom assegnataria di una casa popolare che ha poi rinunciato all’alloggio) e 50, hanno denunciato diversi residenti mettendo poi in sicurezza gli impianti abusivi.

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