Cronaca locale

Un'intera famiglia in manette, a casa nascondeva un chilo di cocaina

Sequestrate migliaia di euro di cocaina in un appartamento di Torre Gaia, un'intera famiglia finisce in manette

Un'intera famiglia in manette, a casa nascondeva un chilo di cocaina

Vengono fermati dagli agenti del Commissariato Fidene-Serpentara, a bordo di una vettura, sono in due, moglie e marito, entrambi sulla cinquantina. Si tratta di un controllo di routine, ma gli atteggiamenti nervosi della coppia tradiscono il loro segreto.

Lei nascondeva nella borsa 200 dosi di cocaina, lui, invece, nelle tasche aveva due mazzi di chiavi, uno del loro appartamento e l’altro di quello del genero. Siamo a Torre Gaia che, assieme a Tor Bella Monaca, Tor Vergata e Torre Angela, è una delle principali piazze di spaccio del VI Municipio.

Gli agenti decidono quindi di approfondire, e di andare a perquisire l’abitazione del genero, di 29 anni. Lì inizia una vera e propria caccia al tesoro, che si conclude con il sequestro di un quantitativo di polvere bianca pari a un valore di migliaia di euro. La droga era nascosta nei luoghi più improbabili della casa: 300 grammi in un vecchio frigo e 587 nel freezer. Alla fine dell’operazione, gli agenti recuperano un chilo di cocaina allo stato puro.

Rinvenuti anche quattro bilancini, due quaderni con appunti di resoconti dell’attività illecita e 1.200 euro in contanti, che sono stati poi sequestrati. Tutti e tre i componenti della famiglia sono stati arrestati e condotti in carcere, i due uomini a Regina Coeli, la donna a Rebibbia. Ma non è finita qui. È probabile che dal caso nasca un’inchiesta.

Come racconta Il Messaggero, infatti, il sospetto è che la famigliola sia al soldo delle organizzazioni criminali che gestiscono lo spaccio locale. Che si tratti, insomma, di manovalanza arruolata dai signori della droga per nascondere le sostanze stupefacenti, confezionare le dosi e trasportarle nei luoghi di spaccio.

Approfondendo gli interrogatori, quindi, gli inquirenti potrebbero riuscire ad arrivare al vertice della piramide criminale.

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