Cresce la pancia degli italiani, soprattutto
al Sud, mentre è sempre più in voga la moda dell’aperitivo e degli
snack, e lo sport è sempre più misconosciuto. Lo rileva il rapporto
Osservasalute 2008 dell’Università Cattolica, presentato oggi a
Roma al Policlinico Gemelli. La percentuale di persone in
sovrappeso è, infatti, cresciuta progressivamente passando dal
33,5% (rapporto 2005) al 33,6% (rapporto 2006), per salire ancora al
34,6% fino al dato attuale del 35%, lo stesso trend ha seguito
l’obesità passando dall’8,5%, al 9%, poi al 9,9% e infine 10,2%.
Più si invecchia, più si ingrassa I dati
mostrano che la prevalenza di sovrappeso e obesità aumenta
progressivamente all’avanzare dell’età, e le fasce più colpite vanno
dai 45 ai 74 anni. La percentuale di uomini in sovrappeso (43,8%) è
quasi il doppio di quella del sesso femminile (26,8%), differenza che
resta in ogni classe di età. I valori che riguardano la popolazione
obesa, invece, sono più elevati negli uomini rispetto alle donne per
gli anni compresi fra i 18 e i 54 e maggiori per quest’ultime per la
classe 55-74 anni.
Le regioni del Sud presentano la prevalenza più alta di persone
che risultano in sovrappeso e obese rispetto alle regioni settentrionali; anche se rispetto ai dati
riportati nel Rapporto Osservasalute 2007, si osserva una tendenza
in leggero aumento anche per le regioni del Nord, sia per quanto
riguarda le persone in sovrappeso che per quelle obese.
Un popolo di sedentari Nonostante il quadro, lo sport in Italia resta "sconosciuto" e gli
italiani si confermano sedentari: è addirittura in discesa, infatti, il
numero di sportivi in Italia, e se nel Rapporto 2007 relativo al 2005
solo il 20,9% della popolazione ha dichiarato di praticare in modo
continuativo uno o più sport nel tempo libero, il rapporto
Osservasalute quest’anno indica che a farlo è il 20,5% degli italiani.
Peggiorano le abitudini alimentari Secondo il rapporto Osservasalute 2008
peggiorano le abitudini alimentari degli italiani e, fatta eccezione per
la riduzione del consumo di grassi, come salumi e formaggi, si nota
però l’aumento del consumo di dolci e snack salati e la forte
crescita del consumo di aperitivi alcolici, la riduzione di consumo di
alimenti proteici come le carni bianche e le uova, di cereali, di
patate.
Alcol Da bocciare, secondo gli esperti, sono pure le nuove tendenze
alimentari dei giovani: per i bambini di 3-5 anni è significativo il
trend crescente del gruppo delle carni, pesce e uova inclusi i
salumi, mentre per i ragazzi di 14-17 anni il trend fortemente
crescente per il consumo di alcolici fuori pasto, aperitivi alcolici e
super alcolici, nonché la diffusione del consumo moderato degli
amari.
Dodici milioni di fumatori In generale il rapporto dell’Università Cattolica boccia gli stili di
vita degli italiani: le italiche abitudini "non sono ancora lodevoli" e
su alcuni fronti, come la moda dell’aperitivo alcolico, hanno preso
decisamente "la china".
Il fumo, innanzitutto, che rappresenta la prima causa di morte
evitabile. In Italia, i fumatori sono circa 12 milioni e l’età media alla
quale le persone iniziano a consumare tabacco è intorno ai 16 anni.
Si fuma di più al Sud (Lazio 25,7%, Sicilia 25,5%, Campania 26,9%)
rispetto alle regioni settentrionali.
L’abitudine al fumo è più diffusa fra gli uomini (28,8%) rispetto alle
donne (17,0%) ed è diffusa soprattutto tra le persone dai 20 ai 54
anni.
Salute, gli italiani sempre più grassi
Cresce la pancia degli italiani e aumentano i vizi, compreso quello di non fare sport, è quanto emerge dal rapporto Osservasalute 2008. In salita il numero dei fumatori, sia uomini che donne, e gli specialisti attaccano la moda dell'aperitivo alcolico
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