Salute

Aneurisma dell’aorta addominale, cos’è e come diagnosticarlo

L’aneurisma dell’aorta addominale colpisce circa sei mila vittime ogni anno in Italia. La mortalità di questa patologia è alta e raggiunge 9 malati su 10. La diagnosi precoce può salvare tante vite

Aneurisma dell’aorta addominale, cos’è e come diagnosticarlo

L'aneurisma dell’aorta addominale è una patologia molto diffusa in Italia.

Non è altro che una dilatazione patologica permanente, una sorta di rigonfiamento simile ad una pallina, che interessa la parete della più grande arteria dell'addome. Colpisce circa 84 mila italiani. Le vittime sono in prevalenza uomini con età oltre i 75 anni, solitamente ipertesi e fumatori. L’aneurisma dell’aorta addominale può manifestarsi senza preavviso con conseguenze molto pericolose. Si stima che sono circa 6 mila le vittime ogni anno in Italia. La mortalità di questa seria patologia raggiunge 9 malati su 10. Ma la diagnosi precoce, ancora troppo poco frequente, può salvare molte vite.

L’aneurisma dell’aorta addominale consiste in una dilatazione patologica dell’arteria più importante del corpo, che veicola il sangue dal cuore a tutti gli organi. Nel tratto addominale perde elasticità e nel tempo l’aneurisma può andare incontro a una rottura - spiega il Dr Tommaso Tombesi, chirurgo vascolare del Gruppo Sanitario Usi -Le cause sono aterosclerosi, infiammazioni delle arterie, o eventi traumatici, purtroppo i campanelli d’allarme non sono sempre riconoscibili. Il paziente non percepisce fastidi particolari e spesso si arriva in ospedale troppo tardi. Per questo è necessario, nella popolazione a rischio, eseguire controlli mirati”.

Quali sono allora le indicazioni per sottoporsi a una diagnosi precoce? “Le persone più esposte sono gli uomini, di età superiore ai 60 anni, che presentano patologie quali ipertensione arteriosa, aterosclerosi, obesità, cardiopatie. Una maggiore incidenza si manifesta anche tra i fumatori e in situazioni di presente familiarità - prosegue l’esperto del Gruppo Sanitario Usi - In tutti questi casi è necessaria una stretta sorveglianza del paziente che dovrà sottoporsi, se necessario, ad ecocolordoppler dell’aorta addominali preventivi, da ripetere in modo sistematico, ogni 4-6 mesi, per controllare lo stato del vaso”.

L’ecocolordoppler - osserva ancora il Dr Tombesi - è un esame rapido e indolore per il paziente, che misura con precisione millimetrica il diametro massimo dell’aneurisma: tanto più grande è il diametro tanto più esiste il rischio di rottura improvvisa con conseguente emorragia e rischio elevato di morte. In caso di sospetto si procede con una angio-Tac o angio-RMN, in previsione anche di un eventuale intervento chirurgico, indicato generalmente oltre i 5 cm di diametro. L’intervento chirurgico tradizionale o con posizionamento di dispositivi endovascolari (ove possibile), ripristina una aspettativa di vita sovrapponibile a quella della popolazione sana di pari età.

La diagnosi tempestiva può quindi salvare la vita nella quasi totalità dei casi”.

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