Salute

Artrosi, la fabbrica di invalidi

Colpisce soprattutto gli anziani ed è la prima malattia invalidante al mondo

Luigi Cucchi

Sono oltre 4 milioni gli italiani colpiti dalla artrosi, una patologia che si sviluppa in modo lento e graduale. Si manifesta a partire dal 40 anni, nessuno sembra esserne totalmente immune. Il picco di massima incidenza si riscontra dopo i 75 anni. Colpisce con più frequenza coloro che sono affetti da diabete, obesità, iperlipidemia, iperuricemia e varici. I sintomi più comuni dell'artrosi sono il dolore, la rigidità e la limitazione nell'utilizzo dell'articolazione. É una seria patologia degenerativa a carattere cronico, tra le patologie di tipo osteo-articolare, è sicuramente quella più frequente e il suo costo sociale risulta elevato. Può colpire una o più articolazioni;. Tra le forme più comuni, l'artrosi dell'anca, (coxartrosi), del ginocchio, delle articolazioni vertebrali (spondiloartrosi) , dell'articolazione alla base del pollice (rizoartrosi). Non è ancora del tutto chiaro secondo alcuni ricercatori - se le lesioni artrosiche interessino la cartilagine o l'osso appena sottostante. L'osteoartrosi è il tipo più comune di patologia articolare, specialmente tra le persone anziane che si devono dotare di grande spirito di sopportazione ed abituarsi a conviverci, possibilmente senza lamentarsi troppo. L'artrosi è una malattia collegata all'invecchiamento e all'usura delle cartilagini articolari, che può essere favorita da fattori quali: familiarità. Sovrappeso, fratture e lesioni articolari, sport come il calcio, malattie circolatorie.

Più di 20 milioni di persone negli USA soffrono di osteoartrosi. Nel 2030, il 20% della popolazione americana circa 70 milioni di persone sarà ultra 65enne e sarà a rischio di sviluppare l'osteoartrosi. Alcuni giovani presentano artrosi post-traumatica ma questa patologia colpisce prevalentemente le persone anziane. Infatti, più della metà della popolazione 65enne mostrerebbe alle radiografie la presenza di osteoartrosi in almeno in un'articolazione con dolore articolare e limitazione durante i movimenti. Una cartilagine sana permette lo scorrimento delle superfici articolari Nell'artrite reumatoide la seconda forma reumatica più comune colpisce altre parti del corpo oltre alle articolazioni. Alcuni aspetti particolari dell'artrosi sono quelli che riguardano le mani. Spesso infatti si verificano delle deformazioni delle piccole articolazioni delle dita:

Non esiste un trattamento risolutivo dell'artrosi una volta instauratasi. I casi più lievi possono trarre giovamento da fisiochinesiterapia e assunzione di farmaci antinfiammatori (soprattutto gli inibitori della Cox-2 che presentano meno effetti collaterali degli antinfiammatori classici) e analgesici. Il ricorso alle infiltrazioni di cortisone e all'uso di lubrificanti articolari deve essere molto cauto perché nel tempo può aggravare il quadro clinico (le terapie a lungo termine a base di steroidi favoriscono l'osteoporosi). Nei casi più gravi, quando la malattia si trova in uno stadio molto avanzato, può essere necessario ricorrere all'intervento chirurgico, sostituendo una protesi all'articolazione danneggiata. I risultati delle protesi sono positivi sia per la durata (oltre il 90% di successo a 12 anni dall'intervento) sia per il recupero. I sintomi dell'artrosi possono apparire molto simili a quelli dell'artrite: dolore e rigidità.

Sono due patologie ben distinte: l'artrite è, una malattia infiammatoria cronica di origine autoimmune, l'artrosi, invece, è una malattia degenerativa che colpisce soprattutto gli anziani. È la prima malattia invalidante al mondo

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