Salute

«La cura migliore per i bambini sovrappeso è l'esempio dei loro genitori a tavola»

Chi ha madri troppo rigide sul cibo rischia di ingrassare nell'età della ribellione

Con i bambini è più difficile: solo un adulto può illudersi (e comunque lo fa con fatica) che l'attrazione suscitatagli da un panino sia la stessa di quella di uno yogurt.

«Lo ammettiamo a malincuore, ma studiando i fattori proibitivi del successo della dietoterapia sull'obesità infantile ci siamo accorti che quel che funzionava maggiormente con i piccoli era l'ossessività dei genitori - ammette Alberto Battezzati, vice direttore del centro Icans -. Va sottolineato però che chi ha un padre e una madre che controllano severamente l'alimentazione, con il passare del tempo potrebbe sviluppare un meccanismo contrario e cominciare a lievitare, oppure rompere il rapporto con i genitori perché li vede come nemici».

Icans segue essenzialmente adolescenti dai 10 ai 18 anni affetti da obesità o bambini con patologie di tipo neurologico e neuromuscolare, come la malattia di Duchenne che porta alla degenerazione dei muscoli scheletrici, lisci e cardiaci e richiede cure a base di massicce dosi di cortisone: un bambino che ne soffre e aumenta di peso potrebbe ad esempio avere sempre più difficoltà a camminare. «Quel che contraddistingue il protocollo Icans con i ragazzi è come per gli adulti la diagnostica nutrizionale, ciò che ha portato il soggetto a sviluppare un aumento di peso e mantiene il sintomo e una attenta terapia educazionale centrata sulla famiglia - prosegue la dottoressa Simona Bertoli -. Lo abbiamo imparato quando si trattava di convincere i bambini a seguire diete molto rigorose come la dieta chetogenica per trattare alcune patologie neurologiche: bisognava prima educare la madre e il padre, quindi risolvere i confronti e i conflitti con i fratelli e i compagni di scuola che si alimentavano normalmente; alcuni genitori si sono messi a dieta con i propri figli. Per questo facciamo dei lavori di gruppo con madri e padri. E per aiutarli a gestire l'alimentazione dei figli e farli mangiare meglio in età evolutiva offriamo delle linee guida utili anche per gli adulti, qualora si alimentino male diventando così un esempio negativo».

«Più che mai per i piccoli pazienti è fondamentale capire cosa ha portato ad aumentarne il peso, continua a favorirne il mantenimento su livelli alti oppure addirittura la progressione - aggiunge Bertoli -. Comprendere le cause permette di identificare delle strategie mirate contro ciò che ha scatenato quel problema che può essere comportamentale, sociale, metabolico: su questa base si crea un percorso e quindi una dieta che sia la risposta a quelle cause e non la risposta generica».

PaFu

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