Salute

Depressione, il cioccolato fondente è un valido alleato

Ad affermarlo uno studio guidato dallo University College London e pubblicato sulla rivista Depression and Anxiety

Depressione, il cioccolato fondente è un valido alleato

Circa 2,8 milioni di italiani (soprattutto anziani, donne e disoccupati) almeno una volta nella vita sperimentano la sensazione di precipitare in un baratro senza fondo. Sempre più giù, con sul petto un macigno che schiaccia l'anima privandola di ogni respiro vitale. La depressione viene considerata dal Manuale Diagnostico per i Disturbi Mentali (DSM) come un disturbo dell'umore. Essa, infatti, presenta un quadro clinico caratterizzato da variazioni abnormi dello stesso. L'abbassamento del tono dell'umore, non influenzabile da eventi o incoraggiamenti esterni, è accompagnato da varie manifestazioni: perdita di interessi, sensazioni di inadeguatezza, aridità e vuoto, mancanza di sentimenti. Spesso lo sguardo è rivolto verso il basso, i gesti e i movimenti in generale sono rallentati. Possono altresì coesistere insonnia o sonnolenza, scarso appetito e ansia. Seppur raramente, l'episodio depressivo si esprime anche con deliri di colpa, di indegnità, ipocondriaci, di persecuzione e allucinazioni. Le cause della malattia sono riassumibili in tre fattori: biologici, psicologici/sociali e genetici/fisiologici. La cura può prevedere un connubio tra terapia cognitivo comportamentale e farmaci. Numerose sono le classi di medicinali antidepressivi impiegate: triciclici, tetraciclici, agonisti multisistemici Noradrenalina-Serotonina, inibitori del reuptake della serotonina-SSRI.

Una buona notizia per chi ha la tendenza a soffrire di depressione giunge da uno studio guidato dallo University College London e pubblicato sulla rivista Depression and Anxiety. Come riporta Ansa.it, gli scienziati hanno scoperto che il cioccolato fondente, se consumato in maniera regolare, riduce fino al 70% il rischio di ammalarsi. Ai fini della ricerca è stato svolto un sondaggio su 13.626 soggetti che avevano preso parte al National Health and Nutrition Examination Survey tra il 2007-2008 e il 2013-2014. Ai partecipanti è stato chiesto di ricordare ciò che avevano mangiato in due periodi di 24 ore fra tre e 10 giorni di distanza. I sintomi depressivi sono stati poi valutati mediante un apposito questionario. Un altro studio condotto dall'Università di Calgary e dall'Alberta Health Services Canada ha inoltre scoperto che gli individui che consumavano molto cioccolato di tutti i tipi (tra i 104 e i 454 grammi) mostravano il 57% di probabilità in meno di sviluppare sintomi depressivi.

Questo alimento contiene numerosi ingredienti psicoattivi, tra cui la feniletilamina, un neuromodulatore essenziale per la regolazione dell'umore e implicato nello sviluppo della depressione.

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