Salute

Farmaci, scandalo Avastin: maxi multa da180 milioni per cartello Roche-Novartis

I due colossi farmaceutici hanno condizionato le vendite dei principali prodotti destinati alla cura della vista: avvantaggiato un farmaco più costoso

Farmaci, scandalo Avastin: maxi multa da180 milioni per cartello Roche-Novartis

Roche e Novartis nel mirino dell'Antitrust. I due colossi farmaceutici sono stati multati per un cartello che ha condizionato le vendite dei principali prodotti destinati alla cura della vista accordandosi illecitamente per ostacolare la diffusione dell'Avastin, farmaco molto economico che cura la più diffusa patologia della vista tra gli anziani e di altre gravi malattie oculistiche. Un'operazione che avrebbe avvantaggiato un prodotto molto più costoso, Lucentis. Per il Sistema sanitario nazionale l'intesa ha comportato un esborso aggiuntivo stimato in oltre 45 milioni di euro nel solo 2012. Cifra che potrebbe lievitare fino a 600 milioni di euro nel corso degli anni. Per questo motivo a Novartis e Roche sono state imposte sanzioni rispettivamente di 92 e 90,5 milioni di euro.

La procura di Roma ha già aperto un fascicolo processuale senza ipotesi di reato e senza indagati. Tra le malattie interessate dall'istruttoria spicca la degenerazione maculare senile, prima causa di cecità nei Pesi industrializzati e di cui solo in Italia sono a rischio un milione di persone. L'istruttoria è stata avviata nel febbraio dello scorso anno dopo le segnalazioni ricevute da Aiudapds, un'associazione di cliniche private, e dalla Società oftalmologica italiana. Dalla documentazione acquisita è emerso che Roche e Novartis, anche attraverso le filiali italiane, hanno concertato sin dal 2011 una differenziazione artificiosa dei farmaci Avastin e Lucentis, presentando il primo come più pericoloso del secondo e condizionando così le scelte di medici e servizi sanitari. Avastin è un prodotto che è stato registrato per la cura del cancro ma dalla metà degli anni Duemila è stato utilizzato in tutto il mondo anche per la cura di patologie vascolari oculari molto diffuse. Lucentis, invece, è un farmaco basato su una molecola in tutto simile a quella di Avastin ma è stato appositamente registrato per le patologie della vista fino a quel momento curate con Avastin.

La differenza di costo per iniezione è significativa: Avastin ha un costo pari al massimo a 81 euro, mentre il costo di Lucentis risulta attualmente pari a circa 900 euro. A fronte del rischio che le applicazioni oftalmiche di Avastin, vendute a un prezzo molto meno alto, ostacolassero lo sviluppo commerciale del ben più caro Lucentis, Roche e Novartis hanno posto in essere una complessa strategia collusiva, volta a ingenerare tra i medici curanti e più in generale il pubblico timori sulla sicurezza del primo. Tali attività sono proseguite e sono state anzi intensificate quando da una serie sempre maggiore di studi comparativi indipendenti, e pertanto non controllabili dalle imprese, è definitivamente emersa l'equivalenza dei due farmaci.

Le condotte delle imprese trovano la loro spiegazione economica nei rapporti tra i gruppi Roche e Novartis: Roche, infatti, ha interesse ad aumentare le vendite di Lucentis perché attraverso la sua controllata Genentech - che ha sviluppato entrambi i farmaci - ottiene su di esse rilevanti royalties da Novartis. Quest'ultima, oltre a guadagnare dall'incremento delle vendite di Lucentis, detiene una rilevante partecipazione in Roche, superiore al 30%.

Non è stata invece ritenuta responsabile dell'illecito la controllata di Roche, la società californiana Genentech.

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