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Incarichi alla Raggi, negli atti dell'Asl spunta la firma della madre di una 5 Stelle

Nuove accuse contro la Raggi. Negli atti dell'Asl spunta la firma della madre della grillina Marta Grande. Presentato un esposto in procura

Incarichi alla Raggi, negli atti dell'Asl spunta la firma della madre di una 5 Stelle

Adesso arriva pure l'esposto in procura. Lo scandalo sugli incarichi conferiti dalla Asl di Civitavecchia a Virginia Raggi si compone di un nuovo tassello. Negli atti spunta, infatti, la firma della madre di Marta Grande, guarda caso un'altra grillina. Fonti interne alle procure di Roma e Civitavecchia hanno, tuttavia, fatto sapere che, almeno per il momento, non è stato aperto alcun fascicolo sulle consulenze pubbliche della candidata pentastellata al Campidoglio.

I fatti risalgono al luglio del 2014. Come ricostruisce Repubblica, la Raggi ottiene un secondo mandato per recuperare 400mila euro di crediti vantati dall'Asl nei confronti del dottor Giuseppe Crocchianti. "L'avvocata pentastellata, all'epoca consigliera a Roma, aveva un 'aggancio' all'interno dell'azienda RMF - si legge su quotidiano diretto da Mario Calabresi - una funzionaria di lungo corso che le avrebbe consentito di procurarsi il lavoro, bypassando l'albo dei professionisti ai quali la Asl deve invece attingere per scegliere i nomi dei legali a cui rivolgersi". Si tratta della dottoressa Gigliola Tassarotti, la mamma della deputata grillina Marta Grande. La Tassarotti appare come "responsabile del procedimento" e la sua firma vale anche come "estensore".

La Raggi ottiene l'incarico per un compenso pattuito di 5mila euro nonostante non faccia parte dell'elenco istituito nel novembre 2012. "E - fa notare Repubblica - ciò nonostante quello assegnato due anni prima, con la stessa causale e contro il medesimo creditore, non avesse prodotto gli esiti sperati: neppure centesimo dei 458mila euro che nel 2012 la Asl intendeva riprendere è ancora rientrato nelle casse pubbliche". E non finisce qui. L'incarico, come d'altra parte anche il precedente, non viene dichiarato dalla Raggi nell'autocertificazione datata primo dicembre 2014.

Secondo a quanto riportato dall'Huffington Post, l'associazione Anlep (Associazione nazionale libertà e progresso) ha presentato un esposto che la procura di Roma vidimato il 18 giugno. "Potrebbe ipotizzarsi il reato di falso ideologico in atto pubblico o altra violazione alla normativa sulla trasparenza per coloro che ricoprono incarichi politici - si legge nell'atto presentato - da alcuni quotidiani e notizie pubblicate sul web ho appreso che Virginia Raggi avrebbe omesso di dichiarare incarichi e compensi per attività professionale svolta in favore della Asl di Civitavecchia [...] nel periodo in cui riceveva l'incarico di consigliere presso l'assemblea Capitolina di Roma Capitale". Dal quartier generale del Movimento 5 Stelle, però, si fanno tornare tutte le stranezze che aleggiano attorno alle accuse mosse contro la grillina.

"A 24 ore dal voto - spiegano i grillini - un dirigente del Pd romano presenta un esposto nei confronti di Virginia Raggi, nascondendo però il suo nome e firmandolo a nome di un'associazione, sempre sua, la Anlep, ma sperando che nessuno se ne accorga".

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