Salute

L'elenco di quei farmaci che è meglio non usare

La rivista Prescrire aggiorna la lista coi medicinali che presentano più rischi che benefici. Ci sono 12 nuovi ingressi

L'elenco di quei farmaci che è meglio non usare

Sono 127 i prodotti che, secondo la rivista medica francese Prescrire, sarebbe meglio evitare di utilizzare. Quest'anno la lista, che precedentemente comprendeva 105 molecole, 92 delle quali commercializzate in Francia, si allunga con altri 12 farmaci. E nessuna specialità viene esclusa dalla lista, da cardiologia e dermatologia, fino a oncologia e infettivologia, come fa notare Italia Oggi.

Si tratta di medicinali "il cui equilibrio rischio-beneficio è sfavorevole in tutte le situazioni cliniche per le quali sono autorizzati", ha specificato Prescrire in una nota. Dal 2010, rivista medica analizza il rapporto tra benefici e rischi dei farmaci in commercio nell'Unione Europea, pubblicando poi ogni anno una lista aggiornata con quelli che sarebbe meglio evitare, dato che in quei casi gli svantaggi sono molti di più rispetto agli effetti positivi.

Tra i nuovi 12 farmaci, inseriti nell'elenco 2020, compaiono anche l'alfa-amilasi, il principio attivo del Maxilase, usato come medicinale contro il mal di gola, che risulta efficace quanto un placebo, esponendo però al rischio di sviluppare allergie, il Vocks e il Clarrix, due sciroppi per la tosse, che causerebbero "problemi cardiaci e gravi reazioni allergiche", secondo quanto specifica Le Figaro. Finiti nel mirino dei farmaci sconsigliati anche il Tanakan, fatto con foglie di ginkgo bilboa, solitamente prescritto per i disturbi cognitivi nei pazienti anziani, come l'Alzheimer. Ma, secondo l'indagine di Prescrire, questo farmaco metterebbe i pazienti a rischio di emorragie e li esporrebbe a interazioni dannose con altri medicinali.

Un'altra specialità finita nella lista nera è quella delle cure a base di argilla, usate per trattare i disturbi intestinali. In quest'ambito, sono 5 i farmaci sconsigliati, tra cui Smecta, che risulta avere una contaminazione da piombo.

Il rimprovero di alcuni è che questo elenco di farmaci pecora nera potrebbe creare allarmismi nella popolazione. Ma, ricordano Le Figaro e Italia oggi, già nel 1997 gli autori della rivista avevano messo in guardia dai rischi di Mediator nel trattamento dei diabetici: 12 anni prima che le autorità lo ritirassero dal mercato.

Meglio prestare attenzione, quindi, alle segnalazioni di Prescrire.

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