Rubrica Cucù

L'unico frutto del rancor è la banana...

Tavecchio è il Mostro di Mezz’Estate per una frase scema su calcio & banane

L'unico frutto del rancor è la banana...

Non so chi sia questo Tavecchio, cos’abbia fatto nella vita e se meriti di guidare la federazione calcio oppure no. Per ragioni onomastiche e anagrafiche è forse incompatibile con l’era puerile di Renzi, ma non è di vecchiaia che si parla. Lui è il Mostro di Mezz’Estate per una frase scema su calcio & banane. Neanche una frase razzista, perché non era quello lo spirito, solo cretina. Che in un paese maturo dovrebbe concludersi con un giudizio: hai detto una scemenza, punto. Nossignore. Per una specie demente o infantile di gioco dell’oca, appena uno pronuncia la parola scorretta, anche a mezza bocca, salta su il circo dell’inquisizione, una versione buffonesca del Sant’Uffizio, lo porta alla gogna, lo massacra e lo caccia. È un sistema che si ripete come un rito antropofago; se uno, per dire, ha vissuto una vita degna e incensurata, ha fatto tante cose buone, ma una volta allo stadio ha fatto buu, diventa per sempre, lapidato o sulla lapide, «quello che ha fatto buu» e additato al pubblico disprezzo eterno. Ci sono sui giornali dei serial killer che si occupano di far fuori chi dice la parolina scorretta. «Hai toppato,sei entrato nella casella sbagliata, e ci vai ind a’morte, ’a furtuna ’nzerra ’a porte». Non si valutano mai meriti e demeriti, si sorvola su curriculum disastrosi, danni ed errori, si può avere alle spalle una vita fallimentare, da porco o da terrorista, ma la banana, ma la banana...No, quella è peccato mortale, ti giochi tutto. Bestemmia Dio e la Madonna, ma non nominare la Banana invano.

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