Il pane è un alimento ricco di carboidrati, fondamentali per il sostentamento dell’organismo.
È demonizzato perché molti credono che faccia ingrassare ma bastano poche accortezze per non esagerare nel suo consumo ma di esso proprio non se ne può fare a meno. È uno dei punti cardine della dieta mediterranea. Apporta una fonte discreta di sodio, cloro, zolfo, potassio, ferro e vitamine del complesso B in particolate B1, B2, PP ed E. Nella versione integrale, è fonte di utili fibre.
Un buon pane si riconosce dalla crosta che deve essere omogenea e non deve sbriciolarsi. Se ciò accade significa che non è stato cotto alla temperatura giusta e l’organismo farà fatica a digerirlo.
Quale tipologia di pane scegliere
Al giorno d’oggi ne troviamo di diversi tipi, in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. Disporre di questa grande varietà a volte disorienta e crea tanti dubbi. Il migliore alleato della dieta è, secondo i nutrizionisti, quello che si faceva una volta in casa. Alla base, vi era il grano antico macinato e lievito madre. La sua cottura veniva effettuata nel forno a legna, risultando facilmente digeribile e salutare.
Se si vuole dimagrire è sconsigliato il consumo di pane bianco, il quale risulta molto calorico. Al suo posto, si consiglia quello fatto con farine integrali, più ricco di fibre che fanno bene all’intestino. Ad esse si aggiungono sali minerali e vitamine. Anche il pane con alla base i diversi tipi di cereali è fonte di sostanze nutritive preziose.
Per un’alimentazione corretta e variegata, l’ideale sarebbe alternare diverse tipologie di pane prodotti con cereali diversi. Se non si ha la possibilità di rifornirsi di pane fresco e si opta per quello confezionato, gli esperti consigliano di controllare sempre sull’etichetta la quantità di grassi e, soprattutto, quella del sale. Inoltre, questa tipologia di sfarinato può contenere conservanti, additivi, alcol e grassi che non fanno bene alla salute.
Pane di segale, alleato della dieta dimagrante
Tra le tante tipologie di pane, quello più salutare è quello di segale o comunemente chiamato “pane nero” per il suo colore bruno. È fatto con farina di segale, alla quale si aggiungono semi di lino o girasole. Contiene meno calorie rispetto alle altre tipologie, apportando dalle 170 alle 220 calorie per 100 grammi di prodotto. È in grado di donare un alto livello di senso di sazietà.
Il suo consumo è consigliato soprattutto a chi soffre di diabete, poiché caratterizzato da un basso indice glicemico, e a chi soffre di malattie cardiovascolari. Molto più ricco di fibre, consente di contrastare la stitichezza oltre a donare energia all’organismo grazie al suo alto contenuto di potassio, magnesio, ferro, manganese, calcio e vitamine B ed E.
Quando e come mangiare il pane
Il pane può fare ingrassare solo se si eccede nella sua quantità o si mangia nel momento della giornata meno indicato. Eliminare il suo consumo del tutto non fa bene. La quantità raccomandata, naturalmente, può variare da soggetto a soggetto in base al sesso, l’età, il suo stile di vita e l’attività fisica che svolge quotidianamente.
Si consiglia di mangiarne 50 grammi al giorno. L'importante è non mangiarne in eccesso a pranzo o a cena, soprattutto se si consumano portate a base di pasta o riso che sono già di per sé fonte di carboidrati. Questo, infatti, è uno degli errori più comuni e che tendono a far acquisire calorie in eccesso.
Se lo si consuma già a pranzo o a cena non bisogna cedere alla tentazione di prepararsi un
panino a merenda. Secondo i nutrizionisti, l’ideale sarebbe mangiare il pane in sostituzione di pasta, patate e riso. La regola principale da rispettare è accompagnarlo con proteine semplici e grassi buoni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.