Salute

Pressione alta: cibi amici e nemici

Il sale, nemico della pressione ma amico della cucina, è da sempre al centro di polemiche tra chi ne raccomanda il quatitativo corretto e chi lo utilizza in dosi eccessive

Pressione alta: cibi amici e nemici

Eccedere con i quantitativi di sale non è mai una decisione saggia, in particolare per chi soffre di ipertensione e dovrebbe ridurne oppure eliminarne la presenza. Il cloruro di sodio è un ingrediente purtroppo presente in moltissimi prodotti e cibi di produzione, per questo è fondamentale sceglierli con cura durante la fase dell'acquisto così da alimentarsi in modo sano ed equilibrato.

Gli studi medici da sempre confermano un legame diretto tra il consumo di sale e l'aumento della pressione arteriosa, una scelta che può favorire problematiche serie come l'ipertensione e l'insufficienza renale. È proprio il sodio presente nel sale ad incidere sul benessere personale tanto da spingere medici e associazioni a stabilire un quantitativo giornaliero da non superare: circa 1,5 grammi per un consumo di sale che dovrebbe aggirarsi intorno ai 3,7 grammi al giorno.

Ma nonostante le linee guida mediche l'abuso di sale è più che evidente, con quntitativi allarmanti che oscillano tra i 10 grammi quotidiani per gli uomini e gli 8 grammi per le donne, a fronte di un consumo ridotto e quasi assente di potassio, necessario per l'equilibrio della pressione oltre che del benessere di reni e cuore. La soluzione migliore potrebbe rivelarsi quella di bandire la saliera per un po' o per sempre, così da ridurre drasticamente l'assunsione di sale selezionando al contempo l'acquisto di prodotti salutari privi di condimento.

Come anticipato il cibo di produzione industriale nasconde forti percentuali di sale come ad esempio tutti gli alimenti di panificazione confezionati e non, ma anche salse, biscotti, insaccati, formaggi, prodotti spalmabili, quindi alimenti impanati, fritti e precotti nemici della pressione regolare. Meglio preferire cibi che contengano potassio in percentuali maggiori come ad esempio frutta secca, banane, legumi, patate, funghi, carne e pesce fresco meglio se bianca quindi cioccolato amaro. In alternativa al sale si possono utilizare cibi, spezie e prodotti alimentari utili ad insaporire in modo benefico come ad esempio:

  • Aglio: ricco di vitamine e sali minerali è un antiossidante importante per la salute del corpo, oltre a svolgere funzioni diuretiche e antinfiammatorie naturali riduce la ritenzione idrica e i problemi di cuore.
  • Cipolla: le proprietà sono simili a quelle dell'aglio, contiene oligoelementi ma anche sali minerali, vitamina C quindi fermenti che aiutano la digestione e stimolano il metabolismo.
  • Pepe nero: è un antinfiammatorio naturale e antiossidante in grado di proteggere il corpo contro l'invecchiamento contrastando i radicali liberi. Argina l'ipertensione, protegge i reni, favorisce la digestione e protegge dalle infiammazioni permettendo un assorbimento migliore delle proprietà nutritive.
  • Origano: perfetto sostituto del sale è una spezia gustosa che contiene vitamine, sali minerali e oli essenziali utili per il benessere del sistema nervoso, della digestione e delle vie respiratorie.
  • Cumino: dal sapore molto intenso è una spezia utile contro l'aumento del colesterolo. Svolge un ruolo importante come antiossidante, antitumorale, disintossicante e integratore di ferro.
  • Curcuma: possiede proprietà antinfiammatorie, digestive e antibatteriche, contrasta la formazione del colesterolo, aiuta fegato e stomaco e favorisce la stimolazione del sistema immunitario.

Il mondo delle spezie e delle erbe aromatiche è ricco di offerte in grado di sostituire il sale come condimento, ad esempio zafferano, cannella, zenzero, noce moscata, aneto, erba cipollina, dragoncello, timo, rosmarino, alloro menta, prezzemolo, peperoncino, paprika, limone, chiodi di garofano e molto altro.

Imparare a insaporire senza sale potrebbe sembrare una sfida impossibile ma sicuramente è realizzabile, oltre a essere una decisione salutare per il benessere del corpo in grado di agevolare una migliore condizione esistenziale.

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