Salute

Psiche e dintorni

I ritmi legati ai tempi moderni ci possono portare a sperimentare confusione sul tempo e sul luogo. Dimenticare alcune cose è normale e succede a tutti, il problema insorge quando le dimenticanze si fanno rilevanti. Occorre ragionare, infatti, sulle cause che provocano le dimenticanze e sulle ripercussioni pratiche nel quotidiano. È curioso come momenti di stress acuto possono, da un lato, aiutare il cervello a registrare eventi traumatici, ma, un notevole livello di stress continuo, può avere effetti devastanti sulla nostra mente. Infatti, persone esposte allo stress cronico mostrano maggiori difficoltà nell'apprendimento, sono più soggette ad ansia e ad altri disturbi dell'umore.

È quindi normale, che l'esecuzione di processi automatici, come guidare, creino lacune nella memoria durante il periodo in cui li svolgiamo, perché cognitivamente lavoriamo su altri aspetti. Il problema si presenta quando all'interno dei processi automatici, vanno a essere posti aspetti di quotidianità importante come la gestione del proprio ritmo di vita con le varie incombenze (figli, lavoro, ecc). Ci sono certe dimenticanze che possono essere, quindi catalogate come innocue, quali aver scordato un elemento della spesa, che quindi non destano motivo di preoccupazione; ci sono, invece, incombenze necessarie, che mettono a rischio la nostra tranquillità domestica e familiare, qualora siano oggetto di dimenticanza. Non dobbiamo tralasciare anche, che gli aspetti legati alla memoria sono spesso associati a quadri depressivo-ansiosi ben mascherati, il fenomeno del multi-tasking che spesso impugniamo come cavallo di battaglia delle nostre «abilità mentali», potrebbe rivelarsi assai pericoloso proprio a causa di detti subdoli meccanismi emotivo-cognitivi. Pure durante o dopo un forte periodo di stress, anche psicologico, è normale avere dei vuoti di memoria. In questo caso si risolveranno appena ci si riprende, in seguito a una opportuna valutazione. Dobbiamo quindi stimolare la nostra autoconsapevolezza rispetto ai livelli di carico emotivo, che quando raggiungono l'apice, devono essere gestiti e controllati, magari anche con pause dal lavoro o dalle situazioni stressanti.

*Psicologo Psicoterapeuta

m.

ausilia-zucchella@libero.it

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