Salute

Sostenibilità e qualità in chirurgia mininvasiva

Luisa Romagnoni

Chirurgia ad alta tecnologia: ovvero più qualità e sicurezza. Due requisiti indispensabili per la tutela dei pazienti. Ma garantire a questi ultimi l'accesso alle cure migliori disponibili, è una sfida che oggi deve coniugarsi con la necessità di contenere la spesa sanitaria. Del tema se n'è parlato in occasione del convegno «Slow Surgery 2.0. Qualità e sostenibilità in chirurgia», promosso nei giorni scorsi a Roma, da Medtronic. Al centro del dibattito la riorganizzazione del sistema ospedaliero e la valutazione della strumentazione high tech nelle sale operatorie, per un loro uso più appropriato e sostenibile. «L'incremento della specializzazione e della complessità tecnica impone un'alta qualificazione da parte dei singoli professionisti e delle proprie équipe», dichiara Diego Piazza, presidente dell'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi). «Tuttavia, l'erogazione dei servizi per un bacino di popolazione ristretto, non sempre consente lo sviluppo delle capacità professionali, in quanto agli specialisti non viene assicurato un flusso di pazienti adeguato. Sarebbe quindi opportuno - prosegue Piazza - adottare il modello «hub e spoke»: Centri ad alta specializzazione che accolgono i pazienti degli ospedali del territorio». Le nuove tecnologie, secondo Marco Montorsi, presidente Società italiana di chirurgica (Sic) «devono essere introdotte dopo un'accurata valutazione della qualità e dei risultati». Assumono valore gli strumenti di analisi, come l'Health technology assessment (Hta). «Una metodologia - sottolinea Montorsi - nata per superare il divario tra le risorse limitate del Sistema sanitario, la crescente domanda di salute e l'innovazione tecnologica». Continuare ad investire in innovazione è l'impegno di Medtronic. «Questo significa», afferma Michele Perrino AD della stessa azienda, «non solo implementare un prodotto per migliorare o salvare la vita dei pazienti, ma prendere un impegno di tipo industriale. Cioè promuovere l'Italia come Paese in cui si investe ed in cui le migliori pratiche cliniche continuino ad arrivare prima che in altri Paesi.

Nei prossimi cinque anni Medtronic ha in programma di lanciare nel mondo più di cento nuovi prodotti».

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