Salute

Lo studio: "I cotton fioc nelle orecchie? Ecco perché non vanno usati"

Utilizzare i cotton fioc per pulire le orecchie è dannoso. Il "Washington Post" ha dedicato un lungo articolo ad uno dei prodotti "più controversi dell'Occidente" e uno dei più "bizzarri" che le persone continuino ad acquistare

Lo studio: "I cotton fioc nelle orecchie? Ecco perché non vanno usati"

Utilizzare i cotton fioc per pulire le orecchie è dannoso. Il "Washington Post" ha dedicato un lungo articolo ad uno dei prodotti "più controversi dell'Occidente" e uno dei più "bizzarri" che le persone continuino ad acquistare. Il giornalista Robert A. Ferdman parte da un episodio successo a sua madre: aveva iniziato ad avvertire ronzii debilitanti e un forte mal d'orecchi a causa dell'uso prolungato dei bastoncini. "È l'unico prodotto - si legge nel pezzo - il cui utilizzo principale è esattamente quello sconsigliato in modo esplicito dalle aziende di produzione".

Da anni le confezioni riportano un'avvertenza specifica: "Non inserire nel canale uditivo". "Qui arrivano di continuo persone con problemi causati dai cotton fioc", ha spiegato Dennis Fitzgerald, un otorinolaringoiatra di Washington al giornale, "Qualsiasi specialista al mondo vi dirà che succede in continuazione. Le persone ci dicono che li usano solo per truccarsi, ma noi sappiamo cos’altro ci fanno - ha aggiunto - li infilano nelle orecchie".

Il "Washington Post" ripercorre la nascita di questi tamponi, sottolineando che "non sono mai stati venduti per essere utilizzati all'interno delle orecchie". A inventarli fu Leo Gerstenzang: pensò di avvolgere del cotone attorno a un bastoncino dopo aver visto sua moglie pulire loro figlio. Con questo nuovo oggetto, avrebbe potuto applicare facilmente dei prodotti sulla pelle del bambino. I primi cotton fioc sterili furono messi sul mercato nel 1923, ma erano diversi da quelli in commercio oggi: non erano di carta o plastica, ma di legno, avevano solo un'estremità imbottita e non tutte e due ed erano destinati alla cura dei bambini. "Soprattutto - sottolinea Ferdman - inserirli nelle orecchie non era consigliato".

Il Washington Post ha una teoria sul perché le persone continuano a comprarli e a infilarli nelle orecchie, nonostante non sia questa la loro funzione primaria. Un articolo del 1990 dello stesso giornale sosteneva ironicamente che "dire alle persone di 'utilizzare i bastoncini solo nel padiglione auricolare esterno evitando le cavità uditive' – come suggeriscono le confezioni di cotton fioc – sia come chiedere ai fumatori di tenere una sigaretta in bocca senza accenderla". "Il vero motivo per cui continuiamo a usare i cotton fioc per le nostre orecchie è semplice: è una sensazione fantastica. Le nostre orecchie sono disseminate di terminazioni nervose che inviano segnali alle altri parti del nostro corpo. Solleticarne le parti interne stimola un senso di piacere viscerale. Ma non solo. L’utilizzo dei cotton fioc innesca quello che i dermatologi definiscono il 'ciclo prurito-grattamento', una forma minore di dipendenza che si auto-alimenta.

Più usiamo i cotton fioc, più prurito avvertiamo alle orecchie; e più prurito avvertiamo alle orecchie, più li usiamo".

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