Salute

Tumore al pancreas, 15enne inventa un test per diagnosticarlo precocemente

Jack Andraka è un brillante ragazzo di Crownsville, nel Maryland. La sua idea è sorta dopo la dipartita di un amico

Tumore al pancreas, 15enne inventa un test per diagnosticarlo precocemente

Si contano solo in Italia 13.700 nuovi casi all'anno e ad esserne maggiormente colpiti sono gli individui di età compresa fra i 50 e gli 80 anni. Il tumore al pancreas si manifesta quando alcune cellule, in particolare quelle di tipo duttile, si moltiplicano senza controllo. Vari sono i fattori di rischio. Innanzitutto il tabagismo. Nei fumatori è stato infatti stimato che la possibilità di ammalarsi risulta essere tre volte maggiore. Pur non essendo ancora chiare le motivazioni e i dettagli, altri fattori comprendono il diabete di tipo 2 e alcune rare malattie genetiche, ad esempio la sindrome di von Hippel-Lindau. Cause secondarie che tuttavia non possono essere escluse a priori sono l'assunzione smodata di caffè e di alcool, l'esposizione professionale a solventi di uso industriale o agricolo derivati dal petrolio e l'obesità. Purtroppo il tumore al pancreas in fase precoce non dà segni particolari. I sintomi più evidenti si manifestano quando la neoplasia è ormai estesa. Tra questi si ricordino la perdita di peso e di appetito, l'ittero, un dolore sordo nella parte superiore dell'addome o alla schiena, debolezza estrema, nausea e vomito frequente.

A donare una nuova speranza agli ammalati è Jack Andraka, un brillante quindicenne di Crownsville, nel Maryland (USA). Il ragazzo ha ideato un test per la diagnosi precoce del cancro al pancreas che, secondo i risultati ottenuti dai suoi esperimenti in laboratorio, ha un tasso di accuratezza vicino al 100%. L'idea è sorta in seguito alla prematura scomparsa di un suo amico. Facendo alcune ricerche Andraka si è reso conto che i metodi di rilevazione di questa neoplasia sono vetusti e costosi. Il primo passo del ragazzo, dunque, è stato quello di isolare una molecola come biomarcatore del tumore che si può individuare durante gli esordi della malattia. In un secondo momento il quindicenne ha trovato anticorpi sensibili a questa proteina e poi li ha legati con una rete di nanotubi. A questo punto serviva solo un laboratorio adeguato. Per ottenerlo Andraka ha inviato la sua tesi a 200 ricercatori e tra questi, il direttore di un laboratorio della John Hopkins School of Medicine, gli ha dato l'ok. Così il giovane è riuscito a creare, non senza aspre critiche mosse da alcuni scienziati, un dispositivo piccolissimo.

Si tratta di una sonda con astina di livello con carta da filtro che, se usata con uno strumento per misurare la resistenza elettrica, è in grado di rilevare precocemente il cancro.

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