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Santoro non è ancora arrivato e si lamenta già: "La7 non è libera, teme le ritorsioni del governo"

Il conduttore di Annozero non è ancora a La7 ma vede già censure ovunque: Telecom non può fare liberamente "campagna acquisti" perchè altrimenti il Governo "potrebbe usare tutti i mezzi per sparare su Telecom"

Santoro non è ancora arrivato e si lamenta già: 
"La7 non è libera, teme le ritorsioni del governo"

Nemmeno La7 è libera. Di chi è la colpa? Ovviamente di Berlusconi. E' l'ultima sparata di Santoro. Telecom non può fare liberamente "campagna acquisti" perchè altrimenti il Governo "potrebbe usare tutti i mezzi per sparare su Telecom". Lo ha affermato Michele Santoro ai microfoni del programma di Radio2 Un Giorno da Pecora. In merito alle affermazioni dell’Ad di La7, Giovanni Stella, che al Fatto Quotidiano aveva detto di aspettare "sotto il banano Rai i macachi-conduttori che pensano di scendere", Santoro ha detto che "i quattro macachi sarebbero i programmi sgraditi alla Rai, che se ne vorrebbe liberare. Lui diceva: ’io non faccio niente per andare sugli alberi ad offrire cesti di banane a questi macachi perchè abbandonino la loro azienda, ma se mi cadono addosso, cosa posso fare se non farli lavorare per forza?’. Questa è la più straordinaria descrizione del conflitto di interessi che io abbia mai sentito. Perchè in sostanza lui dice: io sono in una tv che fa parte di un grande gruppo telefonico, la Telecom, sarebbe un guaio se Telecom usasse le sue risorse per andare a fare una campagna acquisti nel campo dei concorrenti di Berlusconi".

Secondo il giornalista, Telecom non potrebbe scegliere i conduttori che vuole "perchè altrimenti il Governo potrebbe usare tutti i mezzi a sua disposizione per sparare su Telecom". "Se Stella non può andare contro il Governo - ha aggiunto Santoro -, invece quello che può fare è che nell’ambito del confine che gli è stato disegnato intorno e oltre il quale non si può muovere, può dire a qualcuno: ’lavora, fatti tu i soldi da solo e ti ripaghi da solò. Nella situazione italiana mi sembra un atto di straordinario coraggio, che ci fa capire qual è la nostra situazione, in cui Mediaset perde tutte le gare degli ascolti ma continua a guadagnare denaro. È un mistero a livello mondiale, tra un pò metteranno il monoscopio e continueranno a fare soldi". Secondo Santoro, la percentuale del suo possibile passaggio a La7 è del "100%, se le loro intenzioni fossero buone, concrete e rispettose delle nostre prerogative. Bisogna soltanto aspettare".

Intanto, l’uscita di Michele Santoro dalla Rai potrebbe essere affrontata dal prossimo cda che si terrà giovedì prossimo, il 23 giugno.

Nella riunione di oggi, a quanto si apprende da fonti consiliari, il dg Lorenza Lei avrebbe consegnato alla segreteria del consiglio i documenti sulla transazione economica tra l’azienda e il conduttore, accordo non passato precedentemente in Cda perché inferiore ai 2,5 milioni di euro ma sul quale l’opposizione e parte della maggioranza hanno però sollevato critiche, in particolare per l’assenza di una clausola di non concorrenza. 

 

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