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Sarkò non sta più a guardare «Mi candido presidente Ump»

Dovrà fare i conti con un partito diviso e rivali agguerriti E un paio di inchieste giudiziarie pendono ancora su di lui

Sarkò non sta più a guardare «Mi candido presidente Ump»

Quasi non ci hanno creduto: i francesi e i suoi avversari nel partito. «Sono un candidato per la presidenza della mia famiglia politica», scrive l'ex presidente della Repubblica francese. Dopo mesi di speculazioni, ecco l'annuncio ufficiale. Su Facebook . Con l'obiettivo di avvicinare sin da subito gli Under 30 che hanno votato François Hollande, facendo intendere che lui i social network li usa, si distingue. E il più delle volte gli è andata bene.

Quello che è già stato ribattezzato il ritorno in campo 2.0, deve però fare i conti con un partito più che diviso, che a ottobre avrebbe in calendario un congresso proprio per la scelta dell'uomo su cui puntare per battere i socialisti, e soprattutto cercare di arginare l'avanzata di Marine Le Pen e del suo Front National. Imbracciare duelli rusticani dentro la sua stessa «famiglia» sarà quasi un piacere, per Sarko. Perché un annuncio non equivale ad aver ottenuto la carica di candidato della destra neogollista alle presidenziali 2017. Deve ricordare ad Alan Juppé, pure lui in corsa per la stessa carica, che da ex ministro di Sarkozy - se c'è un ex presidente che torna e i sondaggi lo danno in vantaggio sulle altre figure Ump - deve farsi da parte. L'anziano sindaco di Bordeaux, popolarissimo nell'elettorato gollista e centrista, non dice di voler combattere Sarkozy nello stesso campo. Un passo indietro è più che probabile. Difficile sarà far rinunciare François Fillon: che dopo lo scontro con Jean-François Copé, l'uomo che ha guidato l'Ump per un anno fino agli scandali sui rimborsi e le accuse di favoritismi, è pure lui candidato alla leadership e soprattutto alla corsa per la presidenza. L'ex inquilino dell'Eliseo, però, non si è limitato a un annuncio. Ha già una tabella di marcia e un programma.

«Ho deciso di proporre ai francesi una nuova strada politica». Davanti alla scelta di restare spettatori della situazione in cui si trova la Francia, davanti alla deriva del dibattito politico e alla persistenza delle ridicole divisioni in seno all'opposizione, scrive, era un dovere esserci. Nella sua pagina Facebook spiega di aver raggiunto la decisione «al termine di una riflessione profonda». Priorità, ha fatto sapere Sarko, quella di trasformare l'Ump, di «ribaltarlo radicalmente». Un messaggio chiaro proprio a Fillon, che nulla sapeva del ritorno del capo, altrimenti avrebbe pure evitato una sua discesa in campo, via blog e ignorata soprattutto dai militanti, che invece già esaltano il ritorno del «presidente» dopo tanti rimandi. La nuova formazione politica, ha spiegato Sarkozy, «sarà rivolta a tutti i francesi, senza spirito partigiano, superando le spaccature tradizionali che oggi non corrispondono più alla realtà».

Sondaggi alla mano, quello che ha ben chiaro, dopo gli ultimi due mesi trascorsi a farsi desiderare sondando le reazioni, è cosa deve fare, uno dei suoi fedelissimi. Prima del congresso di ottobre, si dovrà presentare con un pacco di rilevazioni che mostrano come in un mese sia stato già in grado di attirare a sé gli scontenti del presidente in carica. Quell'Hollande votato da molti indecisi, che non nascondono di aver dato una chance al «presidente normale» pur avendo votato Sarko nel 2007, oggi rimpianto da almeno il 21% di loro. Ecco dunque la necessità di proporre «un raggruppamento dotato di un nuovo progetto, di un nuovo modo di funzionamento adattato al secolo, il nostro, e una nuova equipe che si farà portavoce dell'ambizione di un rinnovamento necessario alla vita politica». Bisogna voltare la pagina delle divisioni e dei rancori in modo che chiunque possa iscriversi a un progetto, «naturale e collettivo», scrive. Domenica appuntamento in tv. Giovedì la prima uscita pubblica nel grande meeting del «nuovo» candidato. Almeno un paio di inchieste giudiziarie pendono ancora sul Sarkozy. Ma «è più forte di lui», scrive Le Point , definendo il ritorno un'operazione ad alto rischio.

Secondo i sondaggi la percentuale di elettori francesi che ancora oggi rimpiangono Sarko

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