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Sbagli Sparano all’autobus Soldati Usa uccidono 4 civili

Giornata di tensione a Kandahar, nel sanguinoso sud dell’Afghanistan, dove truppe della Nato hanno fatto fuoco su un autobus che aveva affiancato una colonna di mezzi militari, uccidendo quattro civili, fra cui una donna e un bambino, e ferendone altri 18. I militari hanno aperto il fuoco quando l’autobus si è accostato ad un convoglio di mezzi militari Nato. L’Isaf ha ammesso le proprie colpe e si è scusata: «Esprimiamo profondo rincrescimento per questa tragica perdita di vite umane». Ma ha anche voluto precisare che l’autobus si stava avvicinando a forte velocità a una sua pattuglia, e che non ha risposto a messaggi luminosi di avvertimento. Solo dopo aver sparato i militari avrebbero scoperto che si trattava di un autobus di linea. Duro il presidente afghano Hamid Karzai: «Aprire il fuoco contro un autobus è contrario agli impegni della Nato di proteggere i civili e non si giustifica in alcuna maniera».
Oltre 200 persone sono scese in piazza a Kandahar per protestare contro la Nato. Gli uomini hanno bloccato la strada principale che collega la città di Kandahar alla provincia di Herat, scandendo slogan antiamericani. «Non è la prima volta - ha detto un dimostrante - che hanno ucciso nostri connazionali innocenti. A loro non importa delle vite della gente normale».

I dimostranti hanno inoltre incendiato pneumatici d’auto chiedendo al governo afghano di portare davanti a un tribunale i responsabili dell’attacco.

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