Roma

Lo «Schiaccianoci»? Un thriller

È un classico del balletto del teatro russo, datato 1892 e con pentagramma firmato Petr Il’ic Çajkovskij, che vive il suo massimo splendore durante le festività natalizie, il momento più magico soprattutto per i bimbi, sospesi tra l’eterno stupore dell’attesa e quel misto di ansia e insicurezza tipiche della notte della vigilia. Lo schiaccianoci il balletto di Natale per antonomasia torna sul palcoscenico del teatro Olimpico da questa sera, nella nuova versione coreografata da Mario Piazza con elaborazione drammaturgica di Riccardo Reim. Star di questa strenna natalizia danzata sulle punte (e non solo) e imbastita sul travagliato percorso compiuto per passare dall’infanzia all'età adulta, è André de la Roche, magnifico nel doppio ruolo della Fata confetto e di6 Schiaccianoci. Con lui, in scena, ci saranno i danzatori della compagnia del Balletto di Roma che festeggiano il cinquantesimo anno di attività della celebre scuola di danza oggi diretta da Walter Zappolini. Più volte rielaborato sia sul grande schermo che in tv, ma anche sulle piste di ghiaccio e nei teatri di tutto il mondo, Lo schiaccianoci di Reim mantiene integra la struttura di fiaba emblematica che nel XIX secolo ispirò Çaikovskij per la composizione delle musiche e Marius Petipa nelle coreografie. Ma dall’originale racconto Schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor Amadeus Hoffman da cui è tratto il libretto, il regista ribalta situazioni e psicologie, evidenziando l’aspetto thriller della vicenda fiabesca attraverso il respiro frenetico e le geometrie della danza contemporanea. È un moderno Schiaccianoci quello in cui la dilatazione mostruosa della dimensione domestica imprigiona la protagonista, Clara, obbligandola a combattere mini battaglie per la sopravvivenza e a credere ciecamente in se stessa. La violenza e l’orrore sottesi alla narrazione intendono mettere in evidenza i problemi che fanno ombra alle menti delle nuove generazioni: giovani privati della loro infanzia anzitempo, che sembrano aver smarrito il sacrosanto diritto all’innocenza per colpa di un’informazione ossessiva, ma soprattutto per l’eccessiva spettacolarizzazione della violenza. Tra mondo reale e allucinazioni virtuali la protagonista della fiaba, che la vigilia di Natale riceve in regalo dal signor Drosselmeyer un ambiguo balocco, assurge a novella Alice nel paese delle meraviglie. E saltando di spavento in spavento, alla fine Clara riuscirà a cancellare dal volto della Fata confetto il suo macabro ghigno, ma non sarà più la stessa fanciulla di prima. Sogni che sconfinano nell’incubo, videogame che ingurgitano la protagonista trasformandola in pedina di un gioco da brivido, tranelli tecnologici e confusione sentimentale. Sono gli elementi narrativi che compongono questo Schiaccianoci versione thriller, balletto dalla confezione lussuosa e ricco di costumi sgargianti, interpretato da Azzurra Schena (Clara), Bledi Bejleri (Fritz/Principe) e Paolo Santilli (Drosselmeyer). Un plauso doveroso spetta, infine, alle superbe suite di Petr ll'ic Çaikovskij che donano all’opera un respiro universale.

Repliche fino al 10 gennaio.

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