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Se lo zaino è intelligente (e mette le luci di stop)

L'ultima idea di Marco Palmieri: led per aiutare i ciclisti a farsi vedere. Per una linea sempre più tech

Lucia Serlenga

Ogni cosa è illuminata e non solo per Jonathan Safran Foer autore di un libro straordinario ma anche per chi s'impegna a leggere il presente per proiettarsi nel futuro. Per esempio Marco Palmieri fondatore, presidente e amministratore delegato della Piquadro Spa, azienda leader nel settore della pelletteria di lusso che nel bilancio consolidato al 31 di marzo 2017 dichiara un fatturato di 75,91 milioni di euro con un incremento del 9,5 per cento rispetto al marzo dell'anno precedente e un utile netto di 3,4 milioni di euro nonostante l'acquisizione del brand The Bridge. Cosa illumina la mente di Palmieri? Non solo questi risultati, ma la costante ricerca di nuove possibili espressioni creative nell'interazione fra l'uomo e la tecnologia.

«Siamo solo all'inizio del percorso di sviluppo di oggetti e funzioni intelligenti e smart» dichiara facendo riferimento all'ultima idea brillante: dotare lo zaino porta computer della linea Coleos Bagmotic di luci led posteriori inserite nel tessuto che dal bianco diventano rosse, proprio come quelle di una macchina, in caso di frenata. E la dedica è a tutti i centauri e i ciclisti metropolitani che non sanno più rinunciare alle funzioni straordinarie di questo zaino: una batteria che ricarica lo smartphone per contatto quando è riposto in un'apposita tasca, un dispositivo GSM per la tracciabilità e un allarme che si attiva in caso di allontanamento.

Del resto borse e trolley della linea Bagmotic di Piquadro sono in grado di comunicare con smartphone e smartwatch tramite la app Connequ collegata via bluetooth, sono rintracciabili in tutto il mondo, ci avvertono in caso di allontanamento attivando la suoneria sul cellulare o la vibrazione sullo smartwatch, ricaricano per contatto cellulari e tablet, comunicano alla app il peso del bagaglio tramite uno speciale dispositivo bilancia bluetooth inserito nel manico. Insomma, manca solo che facciano il caffè... ma non è detto che in futuro non ci si arrivi. La combinazione perfetta di design e funzionalità prevede persino per l'equipaggiamento del bagaglio un lucchetto bluetooth. Insomma, non solo il viaggio diventa stress-free soprattutto per chi si sposta per lavoro, ma una scelta rilassata e di puro piacere per chi lo fa per il gusto di muoversi e conoscere. «Aggiungiamo valore ai nostri prodotti esaltandone la funzione oltre che la bellezza», sottolinea Palmieri che si dichiara ragionevolmente positivo sul business e sui risultati da conseguire nel 2017. «Vediamo luce in fondo al tunnel, nulla è facile ma abbiamo due brand, Piquadro e The Bridge, eccezionali. Si pensi che nel primo trimestre di quest'anno il fatturato di The Bridge, marchio che abbiamo acquisito l'anno scorso, con un +20 per cento, è già a break even» dichiara Palmieri schierandosi per una scelta strategica premiante: più ricerca e meno cose banali. «Stiamo lontani dai prodotti industriali perché riteniamo che sia premiante la magia dei materiali e delle lavorazioni: più italianità è il nostro mantra e per questo da tempo abbiamo portato in Italia gran parte delle lavorazioni della collezione Piquadro» conclude Palmieri aggiungendo che per la collezione The Bridge sono stati recuperati il gusto e il profumo delle origini attraverso pellami di grande bellezza, semplici ma allo stesso tempo magici.

Come dimostra, per esempio, l'elegante cartella della linea Byron in vacchetta vegetale tamponata a mano che richiama le classiche lavorazioni della pelletteria fiorentina mentre all'interno, l'organizzazione «Office» comprende porta pc, porta tablet e tasca per smartphone.

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