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Il Senatùr torna alla carica: "Berlusconi è con i comunisti ora ognuno sta a casa sua"

Umberto Bossi conferma la rottura tra Lega e Pdl. Sulla manovra: "Porterà casino e basta". E promette una propria moneta per la Padania

Il Senatùr torna alla carica: "Berlusconi è con i comunisti ora ognuno sta a casa sua"

Il matrimonio tra Pdl e Lega Nord è arrivato al capolinea. Almeno stando alle parole di Umberto Bossi, secondo cui "adesso ognuno sta a casa sua". Questo perché "Berlusconi è con i comunisti, s’è messo col governo". Solo la scorsa settimana, i due dovevano incontrarsi, ma il vertice è saltato: "Non sono questi i tempi, questi sono tempi per aspettare", ha sottolineato il Senatùr.

Il leader del Carroccio continua la sua battaglia contro una manovra che, secondo lui, porterà "casino e basta" ed è " cattivo chi l’ha fatta perché tocca le pensioni e i vecchietti". Sulla polemica sui costi della politica, però, Bossi apre al taglio del vitalizio per i parlamentari, che "entro certi limiti si possono fare", a patto di "fare le cose serie".

Bossi ha ricordato come il provvedimento, per cui la Lega ha presentato ben seicento emendamenti, "divide già chi l’ha fatto". Del resto, Bossi ne è convinto, "il governo andrà a picco": "Come fa a stare in piedi?", ha detto il Senatùr, "Va bene che lo ha messo lì il presidente della Repubblica che si piglierà le responsabilità di aver sciolto un governo eletto democraticamente e di avere messo un commissario venuto dall’Europa e dalle banche".

Bossi non risparmia nemmeno l'euro che, a suo dire, è "kaput": "La guerra l’ha persa l’Italia e la vinta la Padania. Ora in Europa nessuno vuole mettere i soldi in un fondo salva stati, i tedeschi giustamente non vogliono pagare i debiti dell’Italia e della Grecia, quindi non se ne farà niente".

Poi l'ultimo affondo: "Una volta finita, la Padania si farà la sua moneta, mica può continuare a mantenere tutti questi farabutti".

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