Roma

Senegalese manda il ladro all’ospedale

Non gli è servita granché tutta la sua astuzia e la tipica «mano di velluto» da borseggiatore provetto: quando ha tentato di rubare la valigia a un passeggero senegalese, un gigante di quasi due metri, quest’ultimo non solo se ne è accorto, ma lo ha inseguito e picchiato, mandandolo a finire in ospedale con una frattura al setto nasale. L’uomo, un trentenne sudamericano, oltre alle contusioni gravi, ha subito anche l’arresto con l’accusa di furto aggravato. Il curioso episodio è accaduto ieri all’alba all’aeroporto di Fiumicino e ha visto come protagonisti una coppia di borseggiatori sudamericani e due turisti senegalesi in procinto di partire per Bruxelles. Approfittando della temporanea distrazione dei passeggeri africani, che si erano fermati per chiedere informazioni sul proprio volo proprio davanti all’apposito ufficio della società di gestione aeroportuale, il borseggiatore sudamericano, con la complicità del suo connazionale, dopo essersi impossessato della valigia che aveva puntato, si è subito dato alla fuga diretto verso il terminal dei voli europei. La sua speranza era quella di guadagnare terreno e di riuscire a nascondersi tra i passeggeri in transito. Ma il furto non è passato inosservato e così la coppia di senegalesi, accortasi di quanto stava accadendo, si è messa subito all’inseguimento dei borseggiatori. Mentre uno di loro è riuscito a uscire dall’aeroporto e a far perdere le proprie tracce, il secondo uomo è stato raggiunto dal senegalese e dopo una caduta rocambolesca tra i carrelli e i viaggiatori esterrefatti, c’è stata una violenta colluttazione tra i due. A porre fine alla rissa sono stati gli investigatori della Polizia giudiziaria, coordinati dal sostituto commissario Elio Sorrentino.

Tornato sui propri passi, il senegalese e il suo accompagnatore, per nulla scomposti, sono quindi ripartiti alla volta di Bruxelles, mentre il borseggiatore sudamericano è stato prima trasportato nel vicino ospedale di Ostia, poi, viste le sue condizioni gravi, trasferito al reparto maxillo-facciale del San Camillo di Roma.

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