Serialità

Dai romanzi Harmony alla serie di Netflix: torna "Il colore delle magnolie"

Storie dolci e sincere di donne che cercano se stesse. Dal 20 luglio c'è su Netflix la stagione 3 de Il colore delle magnolie

Dai romanzi Harmony alla serie di Netflix: torna "Il colore delle magnolie"
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Il colosso di Netflix non sta vivendo un bel periodo. Se da una parte sta cercando di trovare una soluzione per restare a galla a causa di una crisi economica mai vista prima – e il problema sulla condivisione delle password è solo la radice del problema –, dall’altra sta cercando di trovare nuove strade per proporre al suo pubblico contenuti di stile e validi. Il suo momento d’oro pare che sia finito anche perché, pur di piegarsi all’algoritmo, sono pochi i film e le serie tv che meritano di essere viste. In questo mare oscuro c’è un prodotto in particolare che, pur non brillando per una trama originale, sta facendo molto parlare di sé. Stiamo parlando de Il colore delle magnolie, serie tv dedicata prettamente al pubblico femminile (ma non solo) che ritorna in streaming dal 20 luglio con gli episodi – molto attesi – della terza stagione. Finalmente il pubblico può immergersi di nuovo nelle storie di Maddie, Helen e Dana Sue.

Una serie che parla di donne, che parla di vittorie, di sconfitte e di amori travagliati. Come un vero e proprio romanzo rosa e di formazione, Il colore delle magnolie cerca di trovare spazio in affollato contesto televisivo e lo fa con grazia e senza difficoltà, proponendo al pubblico storie fresche, toccanti, corrette ma per nulla banali. Un successo per la rete di Netflix che, attraverso storie di donne forti e indipendenti, ha trovato un altro modo per veicolare la sua "arte". Non è una serie esente da difetti, ma Il colore delle magnolie resta comunque un buon prodotto che riflette (anche lui) sull’importanza dell’amicizia tra donne.

Di cosa parla la serie tv

Ci troviamo una piccola città della Carolina del Sud. Qui tre amiche fin dai tempi dell’infanzia vivono le complessità dell'amore, della famiglia e della carriera nell'idilliaca e immaginaria Serenity. Maddie (JoAnna Garcia Swisher) sta divorziando dal marito Bill, mentre si occupa - quasi da sola - dei tre figli e allo stesso tempo cerca di tornare nel mondo del lavoro. Dana Su (Brooke Elliott) è uno chef e proprietaria del ristorante Sullivan's che sta affrontando gli alti e bassi nel suo matrimonio con il poco presente Ronnie. Helen (Heather Headley) è un bravo avvocato e da poco ha acquistato una vecchia villa in città con l’intenzione di trasformarla in una Spa proprio con l'aiuto delle sue amiche, realizzando così un loro vecchio sogno. La vita però è piena di sorprese. All’inizio del racconto è la storia di Maddie che domina la scena, confondendosi con quella delle sue amiche. La donna inizia a frequentare – con non pochi problemi - un ex giocatore di baseball professionista e ora allenatore del figlio maggiore, ma deve gestire anche Bill, suo ex marito, che si è fidanzato con l'infermiera del suo studio medico, che prima è stata la sua amante e ora è incinta.

La terza stagione come punto di svolta

"Nuove relazioni e nuove sfide fanno bene all’anima", ha affermato una delle protagoniste durante un’intervista per il lancio della stagione tre. Sin dal trailer si preannunciano già tante novità per la terza stagione de Il colore delle magnolie. Molte di queste sfide attendono Helen e le sue amiche. I nuovi episodi, infatti, non solo cercheranno di risolvere tutti gli interrogativi lasciati in sospeso nel finale della seconda stagione, ma la serie di Netflix decide di alzare l’asticella e proporre storie ancora più avvincenti senza perdere la sua anima da “romance”. Vedremo, infatti, Dana cercare di mettere insieme i pezzi del suo matrimonio – non senza difficoltà -, Helen che si trova incastrata tra due uomini che la amano, e Maddie è alle prese ancora con la sua relazione con l’allenatore di baseball. A questo si aggiunge una piccola dose di mistero con il riemergere dal passato di una donna misteriosa, apparsa sul finale della stagione 2, e di cui presto verrà svelata l’identità.

Tre donne, tre amiche, tre grandi storie

Pur conservando la sua natura da soap-opera dolce e garbata, Il colore delle magnolie è comunque una serie tv piacevole e che intrattiene senza troppe difficoltà. Il pregio è proprio questo e, di sicuro, è ciò che ha permesso allo show di veleggiare alto nell’indice di gradimento. Con una narrazione pulita e senza troppi fronzoli – pur molto prevedibile –, Il colore delle magnolie delinea i contorni di un’amicizia tra donne vera e sincera. Una cosa che sta accadendo molto spesso in tv come in L’estate in cui imparammo a volare o in And Just like That. Qui, però, si punta molto sui sentimenti, sui dilemmi interiori, sulle sfide da affrontare ogni giorno e quella voglia di affrontare la vita a testa alta e di tornare a sorridere. E, nonostante le storie di Maddie, Helen e Dana si intrecciano molto spesso, quasi a confondersi le une con le altre, il plot non si perde in chiacchiere e, allo stesso tempo, fotografa la società di oggi con un piglio ilare e deciso, immaginando una piccola città in cui per tutti c’è il sereno e dove tutti possono avere una seconda possibilità.

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Ma prima della serie tv c’è la saga di Sheryl J. Anderson

Un successo per Il colore delle magnolie che non sarebbe tale senza i romanzi a cui è ispirato. Anche la nuova serie di Netflix prende spunto da una lunga saga di romanzi che, in America come in Italia, hanno trovato molto successo. Sono ben 11 i libri scritti da Sheryl J. Anderson per pennellare le vicende ambientate in quella città della Carolina del Sud. Qui in Italia hanno trovato largo consenso proprio perché, appartenendo al genere romance, i libri sono stati pubblicati dalla collana Harmony di Harper Collins che ha permesso al testo una vasta diffusione sia in digitale che in cartaceo. I romanzi sono stati accorparti in diversi volumi – in uno ci sono due storie distinte e separate - e in copertina sono state scelte le immagini della serie tv. Pur prendendo le distanze dal testo per qualche piccolo snodo narrativo, Il colore delle magnolie di Netflix raccoglie l’anima del libro e ne abbellisce i contenuti.

Può un romanzo rosa e contemporaneo diventare una buona serie tv?

Ma si sa, i romanzi d’amore sono da sempre considerati narrativa di serie b e di evasione. Eppure, tante serie tv come Il colore delle magnolie trovano spazio nel mondo delle serie tv di oggi. Vuol dire che il genere ha comunque il suo appeal, nonostante le critiche. Questo perché è attraverso storie d’amore e di rivalsa che si può raccontare il mondo che stiamo vivendo e cercare di fotografare ciò che avviene intorno a noi.

La tv c guarda al contemporaneo e si affida a storie comuni ma efficaci.

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