Serialità

Nuovi episodi per Black Mirror: il futuro distopico che stiamo vivendo

A quattro anni di distanza dall'ultimo episodio torna in streaming la serie di Black Mirror pronta a raccontare - di nuovo - le paure e i deliri del nostro futuro

Nuovi episodi per Black Mirror: il futuro distopico che stiamo vivendo
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Ci sono tante serie tv che hanno lasciato il segno in questi ultimi anni. Da Breaking Bad a Better Call Saul, da The Morning Show a Succession, tanto per citare alcuni titoli di ampio respiro. Ma c’è una serie tv in particolare che, oltre a cambiare radicalmente l’assetto dell’universo televisivo di tutto il mondo con le sue storie attuali e terrificanti, è stata una delle poche che è finita persino sui libri di studio perché ha un racconto così potente che è impossibile non restare ammaliati dalla sua bellezza. Stiamo parlando di Black Mirror. Nata 2012 e arrivata in sordina sugli schermi della tv inglese, è da quando è stata acquista da Netflix che lo show ha trovato un largo consenso dal pubblico. Infatti, con la terza stagione prodotta proprio dal celebre colosso dello streaming, Black Mirror ha rotto gli schemi, diventando un fenomeno globale, tanto da piacere a pubblico e critica.

A quasi quattro anni dall’ultimo episodio, dal 15 giugno sono disponibili 6 nuovi episodi per la serie sci-fi (più o meno) del momento. 6 episodi per 6 storie diverse nate, principalmente, per raccontare il nostro presente ma anche il nostro futuro. Filo condutture è il progresso della tecnologica che ha inciso così tanto nella quotidianità che tutti ne siamo dipendenti. Anche lo show, nel corso del tempo, ha perso un po' del suo fascino e della sua originalità, resta comunque la serie tv che – più di tutte – è riuscita a cavalcare l’onda del progresso, con tutti i suoi pro e contro. È da vedere assolutamente? Sì, e ora vi spieghiamo il perché.

La serie che ha rivoluzionato il piccolo schermo

Di racconti antologici ne abbiamo visti tanti in tv e gli esempi si rincorrono in lungo e in largo nel panorama televisivo di oggi. Black Mirror non è da meno, ma rispetto a prodotti come American Horror Story e Dahmer (tanto per citare gli esempi più recenti) non ha una storia che abbraccia tutta la stagione. Anzi, l’intreccio narrativo comincia e finisce nell’arco di un episodio. L’originalità sta nel fatto che, pur cambiando cast e storia in continuazione, è il suo filo rosso che annoda tutti gli avvenimenti. Black Mirror è una serie dai contenuti fantascientifici, ma allo stesso tempo è un racconto dark, ansiogeno e disturbante di un futuro spaventoso, dominato dal potere della tecnologica e da un rapporto ossessivo con il mondo che c’è dietro lo schermo di un computer. Oltre a questo, Black Mirror si lancia anche in una critica sagace e pungente sulla società dei consumi, virando su temi di denuncia politica e aprendo anche una profonda riflessione sui temi familiari e le interazioni personali in una realtà dove non siamo più sensienti, ma è la tecnologia a guidare le nostre scelte.

Una scricchiolante sesta stagione, ma…

I nuovi episodi arrivano nel momento giusto. Dal 2019 ad oggi siamo stati travolti da una pandemia che, non solo ha ridefinito il nostro vivere a contatto con la gente ma che ha cambiato anche gli assetti politici di tutto il mondo. E non solo, in questo breve lasso di tempo Black Mirror torna in streaming nel bel mezzo di una guerra tra Russia e Ucraina e una crisi economica senza precedenti. Ma, rispetto ad altre serie simili, la serie di Netflix va ben oltre quello che è successo nella nostra contemporaneità, evitando di raccontare di pandemie e guerre, preferendo parlare di tutte le insidie del web. Come il primo episodio in cui una donna scopre che la sua vita è stata adattata – a sua insaputa – in un reality show diffuso su internet; e si parla anche di universi paralleli, di viaggi nel tempo e persino di una star di Hollywood che cerca di sfuggire dai fotografi e dai fan. Una stagione che non brilla per originalità, questo lo si deve ammettere. Forse, Black Mirror ha perso un po' il suo “effetto sorpresa” ma nonostante tutto resta una tra le serie più belle e attuali che sono in circolazione.

Cosa c’è dietro il significato di Black Mirror

Una serie di questa portata non poteva avere un titolo dal significato (quasi) eloquente. Black Mirror è esattamente lo schermo nero del cellulare, del computer o di qualsiasi device dotato di display, quando è spento o non lo si sta usando. "Qualsiasi TV, LCD2, iPhone, iPad, se lo si fissa sembra uno specchio nero, e c'è qualcosa di freddo e orribile in questo. Era un titolo così appropriato per lo spettacolo", ha rivelato il creatore in un’intervista. Lo specchio nero è ciò che abbiamo di fronte dopo che la tecnologia smette di funzionare. È il vuoto in cui vediamo la nostra persona, è il lato oscuro del progresso.

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Il futuro? È un’ombra ignota che incombe su di noi

Una serie, quella di Black Mirror, che in un certo qual modo ha la sagacità di vedere oltre, di immaginare cosa c’è nel futuro che abbiamo di fronte e che tanto guardiamo con speranza. E la storia getta lo sguardo verso l’altrove, in tempo dove le macchine si sostituiscono all’uomo, dove i sentimenti e la ricerca dell’amore sono guidati dalle reaction di un’app sul cellulare. E quel progresso che da tempo cerchiamo di rincorrere, ma che alla fine, si rivolta contro e il futuro roseo si trasforma in una nube oscure che inibisce il cuore dell’uomo.

San Jupinero & Co: gli episodi più belli di Black Mirror

28 sono le storie che Black Mirror ha raccontato (comprese quelle che sono disponibili su Netflix), e tante sono rimaste nella storia.

Da San Jupinero che mette in scena un amore che sfida il tempo e lo spazio e che sopravvive persino allo scorrere del tempo; dall’interattivo Bandersnatch, da Zitto e balla che racconta di un adolescente alle prese con le insidie del dark web, passando per Hang The Dj dove un’app stabilisce i match tra le persone, fino al disturbante Black Museum.

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