Cronaca locale

Sicurezza ed emergenza. Un (altro) tentato stupro spegne l'ottimismo di Sala

Scurati (Lega): "Non guardare solo i numeri". E 13 consiglieri Pd vogliono chiudere il Cpr.

Sicurezza ed emergenza. Un (altro) tentato stupro spegne l'ottimismo di Sala

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Un incubo che poteva finire nel modo peggiore. Una donna di 44 anni è stata seguita mercoledì alle 14 da un 23enne originario del Gambia, irregolare e senza fissa dimora. È riuscito a entrare nel palazzo in centro, zona Washington, e a infilarsi nel suo appartamento. L'ha picchiata con diversi pugni al volto, le ha strappato i vestiti, ha cercato di stuprarla ma la donna ha gridato ed è riuscita a scappare e chiedere aiuto. I vicini hanno chiamato i carabinieri, quando sono arrivati hanno trovato ancora il ragazzo a rovistare in cerca di soldi e oggetti di valore. Un altro episodio grave - l'ennesimo - che rimette subito in discussione l'ottimismo mostrato il giorno prima in prefettura dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e dal sindaco Beppe Sala: «Non c'è un'emergenza sicurezza». In stazione Centrale «i reati sono calati del 39%» ha riportato il ministro. Anche le violenze sessuali in città, tra palpeggiamenti e altri tipi di molestia, sarebbero in calo del 22,5% rispetto ai primi quattro mesi del 2022, da 147 a 120 casi. Eppure dell'analisi diffusa a fine vertice colpisce soprattutto che la fascia oraria si sia ribaltata, come in questo caso si agisce in pieno giorno, il senso di impunità è cresciuto. Il 35% dei casi avveniva di notte, tra le 24 e le 7 del mattino, il 25% sempre col buio tra le 19 e le 24. I fatti denunciati da inizio anno invece sono avvenuti nel 52% dei casi di giorno (22% tra le 7 e le 13, il 30% tra le 13 e le 18) e sono calati al 20% nella fascia 19/24 e al 28% tra nella fascia 24/7. Il governatore Attilio Fontana aveva frenato smentito l'ottimismo di Sala e Piantedosi e ieri ha ribadito: «L'insicurezza è soprattutto percepita - dichiara riprendendo le loro parole - ma mi permetto di dire che in un Paese e in una città civile non si può fare il raffronto tra 107 stupri e 87 stupri. In un Paese civile non dovrebbero esserci, punto. Fintanto che ce ne sarà uno, una ragazza non saprà se sarà lei la sfortunata. Dobbiamo fare in modo le nostre ragazze possano circolare in assoluta certezza». Puntualizza anche che esiste una scala dei reati: «Purtroppo se mi rubano un Rolex lo posso ricomprare ma chi subisce una violenza rischia di non recuperare più il dramma». Il dato che ha contribuito soprattutto a portare a -39% i reati generali in Centrale è il calo dei furti, da 718 a 419. Fontana ha chiesto al ministro di «rimettere i posti di polizia nei pronto soccorso che ne sono sforniti». É comunque «soddisfatto per l'invio di 430 nuovi agenti, vedere una divisa è un messaggio rassicurante». Il sindaco ribadisce invece che «le parole di Piantedosi sono state precise: se cominciamo a parlare di emergenza ci allontaniamo dai problemi». La consigliera regionale della Lega Silvia Scurati ribatte che l'invio di 430 agenti «conferma la gravità di un tema che va affrontato e risolto con urgenza. La sicurezza non può basarsi solo su numeri e percentuali. Non è accettabile soprattutto per noi donne dover evitare certi luoghi e orari per il rischio concreto di stupri o scippi. Oggi Milano è anche questo per colpa delle politiche lassiste della sinistra milanese». L'assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente ha avviato un percorso con Trenord «per garantire maggiore tutela a bordo con vigilantes, sarebbe ideale avere militari».

A fronte di tutto ciò, ieri 13 consiglieri del Pd e uno di Milano in Salute hanno depositato un ordine del giorno per chiedere «l'immediata chiusura» del centro di rimpatrio Cpr di via Corelli, stessa richiesta dai 3 Verdi.

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