Politica

Sos degli psicologi: la paura di volare condiziona la voglia di vacanze

Il 60 per cento degli italiani scelgono la meta condizionati dall'ansia verso i mezzi di trasporto. Sei su dieci temono l'aereo ma anche treno e nave

Gli italiani devono fare i conti con le loro paure anche e soprattutto in vacanza. L'ansia di scegliere che mezzo prendere per raggiungere la loro meta turistica, condiziona la loro estate.
«Sei su dieci hanno paura dell'aereo ma non si sentono sicuri anche su navi e treni», sottolinea Paola Vinciguerra, psicologa e psicoterapeuta, presidente dell'Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, sulla base dei dati emersi da un sondaggio on line diffuso sul sito www.eurodap.it che ha voluto approfondire il binomio mezzi di trasporto-paure degli italiani.
«Dal sondaggio, al quale hanno preso parte 800 persone tra i 18 e i 65 anni - spiega la dottoressa Vinciguerra anche responsabile dell'Uiap, Unità Italiana Attacchi di Panico presso la Clinica Paideia di Roma - è emerso un dato significativo che ancora una volta ci dimostra come le persone stiano vivendo un senso di precarietà che li condiziona su vari fronti. Il 60 per cento degli italiani, purtroppo anche giovani tra i 18 e i 25 anni, scelgono la vacanza fortemente condizionati dall'ansia. I mezzi di trasporto sono quelli che danno maggiore preoccupazione».
In cima alla classifica dei meno graditi, c'è l'aereo che spaventa più di treno e nave. Ma non tutti si sentono tranquilli anche verso questi ultimi. Il mezzo autonomo, la macchina, la moto, il camper, invece, dà loro maggiore sicurezza.
«Hanno, infatti, l'illusione di essere al riparo da eventuali situazioni negative - sottolinea la psicoterapeuta -. Possiamo controllare, decidere, fermarci, anche tornare indietro. Tutto è nelle nostre mani e così siamo più tranquilli, ma solo apparentemente, poiché nella realtà sono i mezzi a maggior rischio». L'aereo è il mezzo che dà maggiore ansia. C'è chi non riesce proprio a metterci piede e chi, pur salendoci, conduce viaggi allucinanti, in preda ad attacchi di ansia, imbottendosi di sonniferi, ansiolitici che lasciano tracce evidenti per molti giorni anche dopo il viaggio.
«Imparare a gestire la paura di volare è possibile apprendendo, attraverso il protocollo di Instant Therapy promosso dall'Eurodap, varie tecniche di respirazione, rilassamento e destrutturazione del pensiero ansiogeno - conclude la Vinciguerra -.

Metabolizzarle ed utilizzarle non è importante solo per viaggiare sereni ma per instaurare un miglior rapporto di fiducia con se stessi, condizione necessaria per affrontare tutte le difficoltà che la vita ci propone».

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