Cronache

Spaccio di cocaina, arrestato il direttore delle Poste del Senato

I carabinieri hanno scoperto una vera e propria alleanza italo-albanese per il rifornimento e lo spaccio di cocaina. Il direttore delle Poste ritenuto il braccio destro di un boss albanese

Il direttore dell’ufficio delle Poste del Senato è stato arrestato dai carabinieri per spaccio di cocaina. L’uomo è ritenuto il braccio destro di un boss albanese che gestiva i pusher nella parte sud dell’hinterland di Roma.

Questa mattina è stata smantellata dai carabinieri di Valmontone una gang di italiani e albanesi che spacciavano droga alle porte della Capitale. Dieci le persone arrestate e fra queste, c’è anche il direttore di un ufficio postale, un autista di bus e un agente della polizia locale di un comune. Secondo quanto si è appreso Orlando Ranaldi, direttore delle Poste di 53 anni originario di Olevano Romano, sarebbe il braccio destro dell’autista Cotral, 36enne che gestiva il traffico di droga che arrivava dalla Capitale tramite gli albanesi. "È un fatto terribile, drammatico, ma si tratta di un dipendente delle Poste, non del Senato - ha commentato il senatore leghista Paolo Franco - lascia comunque esterrefatti". Tra gli arrestati anche Stefano Gallo, vigile urbano di Valmontone che dovrà rispondere di peculato, e un autista della Cotral, Alessandro Mele.

I carabinieri hanno scoperto una vera e propria alleanza italo-albanese per il rifornimento e lo spaccio di cocaina. I militari, dalle prime luci dell’alba, hanno notificato dieci misure cautelari (sei in carcere e quattro agli arresti domiciliari) nei confronti di tre cittadini albanesi e sette italiani. Tra gli arrestati ci sono un autista di bus di linea, il direttore di un ufficio postale e un agente di polizia locale del comune a sud di Roma che si sarebbero prestati, anche con le loro auto di servizio, a smerciare droga per conto dell’organizzazione.

Durante l’attività di indagine, che è durata circa sette mesi, con l’ausilio di attività tecniche, sono stati arrestati diversi soggetti in flagranza di reato e sequestrata cocaina per centinaia di dosi.

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