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Spagna, 7.500 i casi risolti in tre anni grazie al Dna

Nella banca dati della polizia spagnola, realizzata nel 2007, ci sono i profili genetici di circa 183mila persone, tra cui 50mila senza nome e 2mila cadaveri.

Le forze di polizia spagnole hanno in loro possesso i profili genetici di circa 183mila persone, per la maggior parte coinvolte in reati violenti. Una banca dati che ha mosso i primi passi nel 2007 e fino ad oggi ha aiutato a risolvere 7.500 casi, riferisce oggi il quotidiano El Pais. La banca del dna ha aiutato a fare luce soprattutto su reati contro la proprietà (furti, etc), ma è stata fondamentale anche per risolvere oltre 580 stupri, 450 omicidi e 50 atti di terrorismo. I dati di quasi tutte le polizie di Spagna convergono nell'archivio, nel quale non compare nessun nome, bensì i dati del profilo genetico delle persone. Su 183mila schede, 50mila corrispondono a identità non ancora identificate e circa 2mila a cadaveri. Grazie alla banca, spiega la polizia, un ladro sorpreso recentemente a rubare in una casa di Madrid è stato accusato di altri 8 furti analoghi.

La banca del dna spagnola è collegata per il momento con quelle di diversi paesi Ue come Francia, Belgio, Olanda, Germania, Lussemburgo, Austria, Slovenia, Slovacchia ai quali si dovrebbero aggiungere ora Portogallo e Lettonia.

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