Teatro

La Spagna inizia a celebrare Raffaella Carrà ma il musical arriva presto anche in Italia

"Bailo Bailo" atteso qui da noi a fine 2024. Japino applaude lo spettacolo

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«Rumore». «Rumore». Bastano due note per far scattare tutto il pubblico in piedi a ballare e cantare a squarciagola i mitici brani della Carrà. E se questo pubblico è spagnolo, figuriamoci, l'entusiasmo e l'allegria volano alle stelle. Così non poteva non partire da Madrid l'ultimo spettacolo dedicato alla più potente icona della femminilità, della libertà, della leggerezza intelligente della nostra televisione. E cioè Raffaella. Insomma, la nostra eroina celebrata all'estero - ma da maestranze italiane - che presto tornerà in Italia. Non si tratta di un'opera dedicata alla sua vita o alla sua carriera, ma della trasformazione in musical del film Explota Explota di Nacho Alvarez. Intitolato Bailo Bailo, il racconto è imperniato sulla storia di una giovane italiana di nome Maria che, nella Spagna degli anni '70 appena uscita dal regime franchista, si fa strada nel mondo della televisione mostrando quello che all'epoca era vietato: qualche centimetro in più di pelle e movenze sexy. Insomma, quel che ha fatto la Carrà.

Il musical ha debuttato nei giorni scorsi al Capitol di Madrid tra nuvole di paillettes, luci, giochi pirotecnici, caschetti biondi, lustrini ed esagerazioni pop come piace al pubblico latino. E, ovviamente, un'overdose di canzoni di Raffa, dal Tuca tuca a Ballo ballo a A far l'amore comincia tu.

In un cast selezionassimo di ballerini (dove Natalia Millán, che era presente già nel film di Álvarez, torna a interpretare il suo personaggio) la protagonista Maria (Lydia Fairen) non trasuda di quel carisma e quella sensualità di Raffaella, ma è anche improprio cercare paragoni con un «unicum» nella storia.

In Italia il musical arriverà a fine 2024/inizio 2025 con una trasposizione più sobria portando comunque «lo spirito di Raffaella a teatro», ha detto la produttrice Valeria Arzenton, organizzatrice di spettacoli con Zed Live, alla fine della prima. Non per nulla la produttrice, dopo aver incontrato resistenze in Italia (aveva addirittura bussato alle porte della Scala di Milano), ha pensato di rivolgersi a Madrid, terza città del musical al mondo dopo New York e Londra. E, qui, ha ottenuto, oltre a quello del pubblico, il plauso di Sergio Japino, compagno e amico di una vita, di cui a fine spettacolo è risuonato il messaggio: «Sei stata bravissima, Raffaella è con te».

Anche la regia (come la parte tecnica) è italiana. Il regista Federico Bellone racconta: «Raffaella ha insegnato la libertà ed è per questo che Maria, la protagonista del musical, segue le sue orme».

Insomma, a volte gli italiani devono migrare all'estero per veder riconosciuto (o apprezzato) il loro talento anche in patria.

Chissà se succederà anche stavolta con Bailo Bailo.

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