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Sparatoria a Malpensa, tunisino irrompe in auto Ferito da un poliziotto

L'uomo sfonda una vetrata con il Suv. Poi estrae un coltello e viene ferito dagli agenti. Escluso ogni collegamento con il terrorismo. Dopo ore di stop, la situazione in aeroporto è tornata alla normalità

Sparatoria a Malpensa,  
tunisino irrompe in auto 
Ferito da un poliziotto

Varese - Un tunisino di 42 anni a bordo di un Suv rubato ha tentato si sfondare l’ingresso 13 dell’area partenze del Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. L'auto si è però bloccata sui manifesti pubblicitari e così, l'uomo è sceso brandendo un coltello e minacciando un agente. I poliziotti lo hanno così fermato e alcuni colpi di pistola sono stati sparati e il tunisino è rimasto ferito lievemente a un piede. L’uomo è stato portato all’ospedale di Gallarate dove, piantonato dalla Polizia, è stato sottoposto a una medicazione.

Le ricostruzioni Secondo una prima ricostruzione sul Suv, una Hyundai Tucson rubata questa mattina a Cerro Maggiore nel Milanese, c’erano la moglie dell’uomo, un’italiana, e i loro tre figli. Il tunisino stava accompagnando la moglie all’aeroporto e per questo, a quanto si apprende, sarebbe scoppiato un furioso litigo che ha portato il tunisino a perdere il controllo. L’uomo ha avuto una reazione violenta tanto da andare a sbattere con la macchina contro la vetrata provocando la reazione dei poliziotti presenti. Il tunisino, sposato con una donna italiana, è stato arrestato.

Nessuna spiegazione Il tunisino e la moglie "hanno pronunciato in arabo e in italiano frasi sconnesse e al momento non hanno voluto fornire spiegazioni sul loro gesto": è quanto hanno affermato il dirigente della Polaria Giovanni Pepe e il questore di Varese, Marcello Cardona, in merito a quanto accaduto questa mattina all’aeroporto di Malpensa (Varese).

Il racconto dei testimoni "Abbiamo sentito un botto fortissimo, e dopo poco altri due colpi, probabilmente di pistola, e poi abbiamo assistito a un fuggi fuggi generale e ci siamo barricati in ufficio". È quanto spiegano alcune hostess che si trovavano vicino alla porta 14 dove, pochi minuti dopo le 11, un tunisino di 42 anni si è infilato con un Suv rimanendo incastrato. In questo momento nel grande spazio dove si trovano i check-in del secondo piano sono in corso i rilievi da parte della Scientifica della polizia e l’intera area, dopo essere stata evacuata, è ora presidiata dalle forze dell’ordine che impediscono l’accesso. Secondo alcune testimonianze, sembra che l’uomo, dopo lo schianto, sia sceso e si sia diretto verso il ristorante My Chef poco distante all’interno del terminal e qui sia stato bloccato da un agente che lui avrebbe cercato di accoltellare e il poliziotto gli avrebbe esploso contro due colpi per fermarlo. 

Bloccati voli in partenza Sta lentamente tornando verso la normalità il terminal 1 di Malpensa. L’area dei check-in è stata riaperta e i passeggeri, bloccati per qualche ora, possono riprendere le operazioni in vista della partenza. Gli artificieri sono adesso al lavoro per verificare quanto contenuto all’interno dell’auto che ha sfondato la vetrata del Terminal 1.

Non c’era nessun intento terroristico nel gesto compiuto dal tunisino, dicono fonti investigative che escludono dunque un qualunque collegamento con il terrorismo nazionale ed internazionale. 

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