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Accusatrice di Epstein incalza: "Il principe Andrea parli"

Una nuova accusatrice di Jeffrey Epstein ha rivolto un accorato appello al principe Andrea affinché il secondogenito di Elisabetta II parli e dica quanto sa in merito all'inchiesta sulle violenze sessuali e la pedofilia

Accusatrice di Epstein incalza: "Il principe Andrea parli"

Il caso Epstein sta causando non pochi problemi alla casa reale britannica, a causa dei collegamenti tra il finanziere americano con il principe Andrea. Da quando è emerso il rapporto d'amicizia tra il secondogenito di Elisabetta II ed Epstein, accusato di violenza sessuale e pedofilia, a Buckingham Palace c'è grande preoccupazione. Ad aumentare i dissapori nelle ultime settimane è arrivata anche l'intervista rilasciata dal principe Andrea alla BBC, in cui ha rilasciato dichiarazioni in merito alla questione, ritenute non adeguate dall'entourage reale.

Ad aggravare la posizione o, comunque, a incidere negativamente sull'immagine pubblica del principe Andrea è arrivata un'altra presunta vittima di Jeffrey Epstein. In pubblico si è presentata con lo pseudonimo di “Jane Doe 15”, dove il numero sta per la sua età ai tempi dei fatti. La donna, oggi adulta, ha deciso di parlare nel corso di una conferenza stampa organizzata a Los Angeles, nel corso della quale ha rivolto anche un accorato appello proprio al fratello del principe Carlo. “Jane Doe 15” ha dichiarato di essere stata vittima di “abusi sessuali crudeli e prolungati” per mano di Jeffrey Epstein, che l'hanno portata a sporgere denuncia contro il miliardario, morto suicida in carcere.

“Jane Doe 15” non è certo la prima o l'unica persona ad aver mosso tali accuse nei confronti di Epstein ma al momento si contano più di una dozzina di donne che hanno sporto la medesima denuncia. L'appello della donna nel corso della conferenza stampa è stato molto chiaro: "l principe Andrea e chiunque altro fosse vicino ad Epstein, si facciano avanti per deporre sotto giuramento su quello che sanno". Interrogata sulla vicenda, il legale difensore del secondogenito della regina Elisabetta ha dichiarato la volontà del suo assistito di “incontrarsi volontariamente con l'Fbi e con i pm che stanno indagando questo caso a New York e testimoniare sotto giuramento.”

Intanto i nervi attorno al principe Andrea sono sempre più tesi. Nelle scorse ore gli sponsor che da sempre sostengono le azioni del principe hanno minacciato di sospendere l'appoggio economico alle sue iniziative benefiche. Alcuni sono già passati dalle parole ai fatti, come Kpmg, una delle principali aziende di revisione contabile al mondo, che ha già sospeso i finanziamenti a Pitch@Palace, la principale organizzazione benefica riconducibile al principe Andrea. La situazione del fratello del principe Carlo si fa sempre più complicata. Ci sono nuove accuse che piovono su di lui, sia per alcuni comportamenti non adeguati in patria sia per le voci provenienti dagli USA, secondo le quali ci sarebbero nuove carte relative agli abusi di Epstein che coinvolgerebbero anche il principe Andrea.

L'indagine su Jeffrey Epstein va avanti così come quella sulla sua morte. Secondo quanto riporta il New York Times, due agenti penitenziari sono stati arrestati per il mancato rispetto delle consegne. Avrebbero dovuto effettuare il controllo della cella ogni trenta minuti ma, stando a quanto è emerso, si sarebbero addormentati per circa 3 ore. Pare, quindi, che abbiano falsificato i documenti per celare l'errore.

Loro sono i primi a venire imputati per la morte del miliardario, impiccatosi nella sua cella il 10 agosto scorso mentre era in attesa di processo.

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