Cultura e Spettacoli

Addio Demis Roussos voce della Grecia rock

Cantante degli Aphrodite's Child, ha venduto 60 milioni di album. Tra le sue hit "Rain and Tears", "It's 5 O'Clock", "We Shall Dance"

Addio Demis Roussos voce della Grecia rock

«Sono un greco nato in Egitto e vissuto dappertutto. Sono un apolide della musica, trovo idee ovunque». Così si presentava al Giornale Demis Roussos nella primavera del 2009, raccontando il suo ultimo album Demis (a vent'anni dal suo ultimo lavoro) elegante raccolta di ballate influenzata dai sapori soul. In quell'occasione aveva annunciato anche un album country, cui stava lavorando.. . Il successo planetario (60 milioni di album venduti sono il suo palma res) come voce dei gloriosi Aphrodite's Child e come cantante solista, ha sempre accompagnato Demis nelle multiformi espressioni del suo talento, quel talento che si è spento ieri, a 69 anni, in una clinica di Atene, dopo aver a lungo lottato contro un tumore. Star del pop, Demis ha vissuto una vita semplice e la notizia della sua scomparsa è stata affidata ad un semplice tweet del suo amico Nikos Aliagas, conduttore della versione francese del talent The Voice . Nel 2013 aveva ricevuto la Legion d'Onore dall'ambasciatore francese e tra il 2008 e il 2010 aveva goduto di un rinnovato successo in Italia - grazie al programma di Carlo Conti I migliori anni - con le sue splendide canzoni ormai indissolubilmente legate al nostro immaginario collettivo. Da noi sono sempre stati molto quotati, tanto che negli anni d'oro incisero il singolo Lontano dagli occhi (portato a Sanremo da Sergio Endrigo e Mary Hopkins) apposta per il nostro mercato.

Con la sua voce pastosa ed evocativa, dall'incredibile estensione, Demis Roussos ha marchiato il suono degli Aphrodite's Child, il trio formato dal tastierista Vangelis Papathanassiou e dal batterista Lucas Sideras che univa musica classica, suggestioni progressive, tocchi soul in sontuose ballate pop alla Procol Harum. Brani come Rain and Tears (il loro primo successo, ispirato e tratto dal Canone in re maggiore di Johann Pachelbel del 1650 circa e reinciso in italiano, come Lacrime e pioggia, da artisti come Quelli e Dalida) che nel Sessantotto divenne colonna sonora del maggio francese, It's Five O'Clock , Spring Summer Winter and Fall divennero padroni delle classifiche di vendita. Nonostante siano diventati celebri per le loro canzoni da tre minuti, gli Aphrodite's sono entrati nella storia del rock con il doppio album 666 (uscito nel 1972, a gruppo già sciolto e, nonostante il canto di Demis, da alcuni considerato un disco solista di Vangelis), lavoro sperimentale e anticipatorio del progressive basato sull'Apocalisse di San Giovanni e con ospiti come Irene Papas.

Gli Aphrodite's, nonostante lo strepitoso successo, si sciolgono nel 1971; Vangelis diventerà un acclamato compositore di colonne sonore, Demis, con le sue tuniche colorate, il fisico imponente e la lunga barba incolta, ritroverà subito la popolarità (anche e soprattutto in Italia) con il brano pacifista, appendice del sound degli Aphrodite's, We Shall Dance , che gli farà vincere il Festivalbar di quell'anno. Due anni dopo trionfa con il singolo Forever and Ever e continua con altre hit come My Friend the Wind , My Reason e Lovely Lady of Arcadia spaziando poi dal folk alla world music e perfino alla disco ( Dance of Love) . Tra i suoi brani da ricordare Race to the End , colonna sonora del film Momenti di gloria . Nel 1985 rimase due giorni prigioniero su un aereo dirottato dagli hezbollah (anche allora il mondo musulmano era in fermento) e fu liberato tre giorni dopo in cambio della consegna di un terrorista.

Con l'album del 2009 Demis ha voluto tornare alle sue radici, alla musica che suonava nelle strade di Atene, quando incontrò Vangelis, in gruppi come We Five e Idols. «Da ragazzo conobbi Vangelis - ci raccontava - prima di formare gli Aphrodite's diventanno famosi nei club. Io cantavo i brani di Ray Charles e Otis Redding. le mie vere radici sono nel soul». Su un eventuale ritorno della band è sempre stato categorico: «Vangelis è stato il più importante incontro artistico della mia vita ma abbiamo preso strade diverse nel '71.

Non torneremo a suonare insieme, né per denaro né per affinità artistiche».

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