Cultura e Spettacoli

Amori, calcio, anarchia. Le nozze televisive tra Mediaset e Netflix

Sette film in coproduzione che andranno prima in streaming e poi su Canale 5

Amori, calcio, anarchia. Le nozze televisive tra Mediaset e Netflix

nostro inviato a Roma

Amore, calcio e anarchia. Ieri, a Roma, Netflix e Mediaset hanno annunciato una collaborazione che parte con sette film. Saranno trasmessi prima su Netflix e in seguito su Canale 5. A quanto pare, televisione in streaming e televisione generalista in chiaro non sono alternative ma complementari. Nel nome dei contenuti, che possono poi girare su qualunque mezzo di comunicazione. Gli invitati sono convocati alla Galleria nazionale d'arte moderna. Presentazione alla americana, pronti via, arriva il fondatore e Ceo di Netflix, Reed Hastings, seguito a ruota da Alessandro Salem, direttore generale dei contenuti Mediaset. Assente giustificato Pier Silvio Berlusconi, a letto con l'influenza. Tra Mediaset e Netflix volano dichiarazioni d'amore e fedeltà eterna. Rapidi saluti e talk show condotto da Marta Cagnola. Si accomodano registi, produttori e attori dei primi cinque film, alcuni già in lavorazione avanzata. Ci sono Enrico Vanzina, Riccardo Scamarcio, Olivia Musini, Letizia Lamartire e Nicola Giuliano. In platea, un indizio sul protagonista di uno dei film: Roberto Baggio (che si becca l'applauso più lungo), anarchico come tutti i talenti del calcio.

Amore, calcio e anarchia. Più amore che anarchia nei cinque film introdotti ieri. E gli altri due? Sono ancora da decidere. Vanzina è sceneggiatore di un progetto dal sapore di mare: Sotto il sole di Riccione, commedia su un gruppo di teenager in vacanza (dirigono gli YouNuts!: Niccolò Celaia & Antonio Usbergo). Olivia Musini, produttrice di Sulla stessa onda, punta su una avventura estiva tra ragazzini ambientata sulle spiagge della Sicilia. Regia di Massimiliano Camaiti. Musini ha già lavorato con Netflix in occasione di Sulla mia pelle, il film di grande successo (e di grande qualità) sulla vicenda tragica di Stefano Cucchi. Poi interviene Riccardo Scamarcio, produttore e protagonista di L'ultimo paradiso (regia di Rocco Ricciardulli). Tema? Amore e anarchia. Cosa succede se un bracciante si innamora della figlia di un proprietario terriero nell'Italia degli anni Cinquanta? Scamarcio non lo dice ma si capisce lo stesso: scoppia un bel casino, soprattutto se il bracciante è un anarchico.

E veniamo al calcio. Nicola Giuliano, produttore di Al di là del risultato, regia di Francesco Lettieri, ci conduce sulle gradinate degli stadi italiani. Un ultras, giunto alla cinquantina, si accorge di aver compiuto gravi errori. È tempo di abbandonare il tifo organizzato. Ma l'amicizia con un sedicenne gli insegnerà che non si può sfuggire al proprio destino. Nicola Giuliano ha già tenuto a battesimo un film sul calcio, girato da un esordiente: L'uomo in più di Paolo Sorrentino, protagonista Toni Servillo. Due (quasi) sconosciuti, all'epoca. Era il 2001 e finanziava Mediaset. Dagli spalti al campo, ecco Il divin codino. Ah, vedi che Baggio non era passato per caso... Ne parla la regista Letizia Lamartire: la biografia di Baggio è edificante, fatta di impegno, umiltà e genialità. Accanto al calciatore, il suo alter ego, l'attore che lo interpreta: Andrea Arcangeli. Il film è ufficialissimo. Baggio è anche consulente della produzione.

Qualche domanda e risposta veloce per concludere.

Quando usciranno i film? «Il grosso nel 2020. Il resto l'anno seguente» (Hastings).

Quando si vedranno in chiaro su Canale 5? «Dodici mesi dopo l'approdo su Netflix» (Salem).

Quanto investe, per cominciare, Netflix in Italia? «Il budget è di 200 milioni» (Hastings).

Netflix pagherà mai le tasse in Italia? «Il colosso dello streaming intende aprire una sede italiana e allora pagherà le tasse in Italia. Netflix ha interesse a stare a pieno titolo nel nostro mercato» (Hastings, un po' vago sulla data d'apertura della sede).

Netflix aprirà mai studios in Italia, come ha fatto in Spagna? «Al momento preferisce appoggiarsi a produttori indipendenti italiani» (Hastings).

Quanti italiani sono abbonati a Netflix? «Due milioni» (Hastings).

La partnership durerà? «È quello che desideriamo, si punta a rafforzare l'accordo» (Salem e Hastings).

È il preludio di una espansione all'estero di Mediaset? «Mediaset ha già fatto passi in questa direzione col progetto europeo MFE-MediaForEurope» (Salem).

Netflix è troppo indebitata? «No, prende capitali dal mercato ma ha molti abbonamenti, e continuerà a crescere nonostante la concorrenza, alla quale si aggiungono in questi giorni Apple e Disney» (Hastings).

Nota a margine. Amore, calcio, anarchia. E Papi. Accordi con Mediaset a parte, Hastings ha annunciato di puntare molto su una nuova produzione. Se Sky ha il Papa giovane e il nuovo Papa di Sorrentino, Netflix nel prossimo futuro avrà la storia vera dei Due Papi: Francesco (Jonathan Pryce) e Benedetto XVI (Anthony Hopkins).

Arriva a fine novembre.

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