Cultura e Spettacoli

Arriva "Tagadà" che mischia talk e inchieste

Su La 7 Tiziana Panella esordisce nella conduzione pomeridiana

Arriva "Tagadà" che mischia talk e inchieste

Alexis PaparoUna cosa ci tiene a ribadirla subito Tiziana Panella, che da ieri è al timone di Tagadà, contenitore pomeridiano di La7. Il sottotitolo del programma il pomeriggio che non c'era, si riferisce a quello della rete dove lavora dal 2007, non a quello televisivo italiano «che è bello pieno». «Lancio il guanto di sfida a me stessa spiega - l'obiettivo è replicare i risultati che ho ottenuto in passato, non tanto confrontarmi con i numeri che fanno i carrarmati delle altre reti», ovvero La Vita in Diretta, condotto su Rai Uno da Cristina Parodi, che pure in passato aveva provato ad accendere il pomeriggio di La7, e Pomeriggio Cinque regno di Barbara D'Urso sulla rete ammiraglia Mediaset. È la prova del nove per Panella, dal 2011 volto del talk show mattutino Coffee Break. Quando sono partita il programma faceva lo 0,89 di share e in questi anni ha toccato anche l'11,40. Vedremo se è stato solo un colpo di fortuna. Di certo ho imparato un metodo: devi andare a prenderti gli spettatori uno per uno».La ricetta di Tagadà prevede una buona dose di approfondimento su cronaca e politica. Partendo dai fatti, andandoli a scandagliare e a capire quali sono state le ricadute di scelte pubbliche fatte nel passato. «Per esempio qualche mese fa la discussione legata al fenomeno dei pirati della strada era all'ordine del giorno, poi i riflettori si sono spenti. Noi vogliamo andare a vedere che fine fanno le cose», spiega Panella. Poi una parte talk, interviste uno a uno e una postazione agenzia «perché vogliamo essere aperti all'attualità e tenere aggiornato il pubblico anche attraverso i social». Già il pubblico: si tratterà di convincere chi guarda la televisione in quelle ore a cambiare canale o portare chi la tiene spenta ad accenderla. Operazione tutt'altro che semplice. «Non essendoci mai stato nulla in quella fascia oraria non è prevedibile chi ci guarderà.

Coffee Break mi ha insegnato che una conduzione lenta ma con ritmo, con parole facili, che va dritta alle risposte e non molla finché non le ottiene funziona».

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