Cultura e Spettacoli

Un bellissimo documentario su vita e opere di Vasari

Maria Lucia Tangorra

Cinema e Arte sono un binomio sempre più indissolubile e il Bif&st Bari International Film Festival ha voluto dedicargli una sezione ad hoc, dove ha trovato perfetta collocazione l'anteprima mondiale de Le memorie di Giorgio Vasari, diretto da Luca Verdone. La sua personalità di scrittore, architetto, pittore e uomo di mondo si prestava perfettamente a essere soggetto di un'opera cinematografica. «Non è una docu-fiction, ma semmai una fiction documentary, in quanto sono gli attori che forniscono le informazioni agli spettatori attraverso un'azione scenica. Si tratta di un esperimento», precisa il regista, il quale, forte della lezione di un cinema concettuale e, al contempo, di grande fascino, realizzato da Rossellini negli anni '60, ha voluto riportare questo aspetto «soprattutto in un momento in cui l'Italia sembra molto smemorata rispetto al passato, vivendo in un presente costituito da tante delusioni».

Nel film, Vasari (Brutius Selby) racconta in prima persona, come in un diario, alcuni avvenimenti importanti della propria vita, soffermandosi soprattutto sull'aspetto artistico, facendo emergere stile e teoria sottesi alla specifica opera.

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