Cultura e Spettacoli

Box Office

Andare ai festival non porta bene, almeno dal punto di vista degli incassi. Basta dare un occhio ai numeri, del box office, di ogni pellicola vincitrice per capire che il pubblico ragiona, il più delle volte, in maniera completamente differente dalle giurie «di esperti». E meno male, verrebbe da aggiungere. L'ultimo caso, in ordine di tempo, è quello di Pericle il Nero, unico film italiano in concorso, nella sezione «Un certain regard», in quel di Cannes. In attesa di vedere le reazioni dei giurati alla proiezione del film di Stefano Mordini, lo spettatore pagante gli ha riservato, nel fine settimana, a casa nostra, una tiepida accoglienza visto che la pellicola ha chiuso solo in undicesima posizione con appena 98mila euro d'incasso. Sarà che il soggetto è particolare, con Scamarcio esattore della camorra che violenta le sue vittime, sarà che la regia fa poco o nulla per trasporre al meglio l'omonimo romanzo di Ferrandini, finendo per normalizzare una storia ricca di molteplici spunti, il risultato è stato, sicuramente, al di sotto delle speranze. Il weekend cinematografico ha registrato diverse nuove entrate nella top ten dei più visti (si fa per dire, viste le cifre). La più alta è Money Monster (è secondo con 1.075.204 euro, anche lui passato a Cannes), il deludente thriller diretto da Jodie Foster, con Clooney e la Roberts, che precede di una posizione l'interessante The Boy (1.049.432 euro). Debutta in quarta piazza il canterino Tini - la nuova vita di Violetta, una in meno del film cinese di animazione Il regno di Wuba.

Nono posto, infine, per il sequel del demenziale Un poliziotto ancora in prova.

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