Cultura e Spettacoli

Cristina D'Avena si fa largo tra i tormentoni

Un'estate in testa agli album di successo con le sigle più belle dei cartoni animati

Stefano Bini

I l 22 luglio scorso, con l'uscita dell'album #lesiglepiùbelle, contenenti le canzoni di maggior successo e tre inediti, Cristina D'Avena si è trovata dopo una sola settimana in terza posizione tra gli album più venduti, prima su Amazon e decima su Itunes. Il disco è tuttora ai piani alti: l'ennesima consacrazione di un'artista che non conosce battute d'arresto.

La D'Avena è un'artista intramontabile. Nel 1980 Alessandra Valeri Manera, allora e per i venti anni successivi responsabile della fascia ragazzi Mediaset, scelse Cristina tra le eccellenti voci del Coro dell'Antoniano per interpretare le sigle dei cartoni animati; con Cologno, un sodalizio discografico e televisivo che dura da più di trent'anni, suggellato con un disco d'oro e cinque di platino, un telegatto, sette milioni di copie vendute, settecento sigle incise, decine di programmi condotti, concerti in piazze, discoteche e palazzetti stracolmi di gente. Dagli anni '80 ad oggi, Cristina D'Avena ha lanciato non solo canzoni, ma recitato in telefilm e condotto programmi indimenticabili; basti pensare alle quattro serie live action di Kiss me Licia, le quattro stagioni sulla sua vita che mandarono in declino gli ascolti della Rai, e poi ancora Sabato al Circo, Buona Domenica, Game Boat, La sai l'ultima? e Matricole&Meteore. Ad un certo punto, qualcuno doveva pur riconoscerle il merito di essere l'unica nel suo genere, non solo a livello nazionale; lo ha fatto Carlo Conti, invitandola come super ospite alla serata conclusiva del Festival di Sanremo 2016. Il risultato è stato un tripudio di applausi, voci più o meno giovani che cantavano sigle impresse indelebilmente nella mente di ognuno, secondo picco di ascolto della serata. Per Conti sicuramente una scommessa, per la D'Avena un'autentica consacrazione artistica.

Vogliamo proseguire? La sua pagina Facebook conta più di trecentomila iscritti, e poi ancora Twitter, il seguitissimo sito, lo Store dove acquistare dischi e materiale autografato, una linea di moda disegnata dall'artista, sono i risultati di trent'anni di successi, dell'aver creduto sempre nel mondo dei bambini e degli adolescenti e di non essere mai entrata nel circolo del gossip.

Fino ai primi anni 2000, Cristina D'Avena usciva con due raccolte all'anno di sigle inedite; chi non ha in casa un Fivelandia o un Cristina D'Avena e i tuoi amici in tv? Con l'arrivo del digitale terreste, quindi con il frazionamento tematico, esce ora un disco all'anno, tra canzoni nuove, passate ma mai uscite per problemi di diritti e natalizie.

Gli album, nonostante il genere all'apparenza di nicchia, hanno raggiunto traguardi di vendita importanti, tanto da entrare costantemente nella classifica Fimi.

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