Cultura e Spettacoli

Il "doppio" Sanremo, in venti per due posti

Il regolamento atteso a giorni. A febbraio non ci saranno più le «nuove proposte»

Il "doppio" Sanremo, in venti per due posti

In fondo Claudio Baglioni lo aveva annunciato tra le righe già lo scorso anno: «Se potessi, raddoppierei il Festival di Sanremo». Detto, fatto. Come ormai è stato anticipato, ci saranno due Festival, uno dei Big e uno di nuove proposte, anche se i dettagli non sono ancora chiari.

In attesa della pubblicazione del regolamento riservato ai Giovani, atteso la prossima settimana, filtra qualche ulteriore particolare. Gli esordienti che si giocheranno il «primo» dei due Festival saranno compresi tra i 20 e i 24 e saranno selezionati con il solito procedimento, anche questo doppio, tra la Rai e quella Area Sanremo che quindi non manderebbe più automaticamente due concorrenti in gara al Festival ma, a rigor di logica, si limiterebbe a individuare qualche candidato alla finale (tra l'altro il Comune di Sanremo sta trattando il rinnovo della convenzione e potrebbero esserci novità decisive). Il profilo e il talento degli esordienti sarà svelato al pubblico su Rai1 tra il 10 e il 14 dicembre, prima nel corso dei programmi già in palinsesto e poi durante due prime serate il 13 e il 14 dicembre. Sarà una gara (quella che una volta si chiamava Sarà Sanremo e che adesso avrà un altro nome) al termine della quale ci sarà un vincitore. In totale, il neonato «Festival di Sanremo dei Giovani» incoronerà un paio di «neo» Big che a febbraio si giocheranno il tradizionale Festival di Sanremo con gli altri Big.

In pratica, passa il cosiddetto «codice Fragola». Come il vincitore di X Factor fu ammesso tra i Big dopo aver vinto il talent, così chi vince il Sanremo dei Giovani andrà di diritto tra i Big. In sostanza, viene anche «ratificato» quanto è accaduto molto spesso con il vincitore delle Nuove Proposte che nell'edizione successiva gareggiava quasi di diritto nella «categoria maggiore». È capitato a Francesco Gabbani e potrebbe capitare quest'anno anche a Ultimo.

Adesso Sanremo diventa autarchico, nel senso che «produce» tutti i concorrenti senza bisogno di assorbirne qualcuno da altre gare. Una novità che escluderebbe anche possibili «mugugni» da parte dei nomi storici che si ritrovano a gareggiare con «sconosciuti». I due ragazzi che a febbraio arriveranno all'Ariston saranno già molto conosciuti dal pubblico tv e probabilmente anche radiofonico. Però, come un effetto domino, questa novità si riversa anche sul cast complessivo dei Big, che (senza dover cedere spazio alle nuove proposte) a febbraio potrebbe aumentare di numero oppure prevedere variazioni sulla quantità di interpretazioni o di ospiti. Senza dubbio, nella scaletta di ciascuna puntata si apriranno spazi che daranno a Baglioni e al suo staff la possibilità di nuove invenzioni. Intanto si stanno facendo largo le prime indiscrezioni sui possibili «conconduttori» al posto di Hunziker e Favino.

Nei giorni scorsi si è fatto il nome di Chiara Ferragni, che sembra molto improbabile, se non altro perché i lavori sono ancora troppo in alto mare per identificare i volti ideali da affiancare al «dittatore artistico».

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