Cultura e Spettacoli

Freccero: "Flop 'C'è Grillo'? Colpa del censore Ciannamea"

Carlo Freccero punta il dito contro Marcello Ciannamea, il direttore dei palinsesti Rai: "Ragiona in maniera leninista e pensa solo a Rai1"

Freccero: "Flop 'C'è Grillo'? Colpa del censore Ciannamea"

"Il coordinamento dei palinsesti ci danneggia sempre". Lo ha affermato il direttore di Rai2, Carlo Freccero, dopo il flop del programma C'è Grillo. Il blob degli sketch dell'ex comico e fondatore del Movimento 5 Stelle mandato in onda ieri sera ha conquistato poco più di un milione di telespettatori, con uno share del 4.3%.

"Noi avevamo materiale per andare avanti fino all'una di notte e avremmo fatto 6-7% di share, ma Marcello Ciannamea, il direttore dei palinsesti Rai, ragiona in maniera leninista, ha una posizione censoria nei miei confronti e pensa solo a Rai1", ha continuato Freccero.

La colpa del flop sarebbe quindi del "censore" Ciannamea. E Freccero lo ha sottolineato facendo anche altri esempi. "Povera Patria volevo farla il mercoledì - ha spiegato all'Agi - invece è stato deciso che doveva andare in onda il venerdì per non danneggiare Vespa. Stesso discorso con uno speciale su Virginia Raffaele che volevo mandare in onda dopo Sanremo, l'11 febbraio, ma me lo impediscono per non andare contro i nuovi episodi di Montalbano".

"Mi aspettavo di fare almeno il 5.8% di share - ha poi confessato -, invece per colpa della programmazione sbagliata e di altri fattori imprevisti C'è Grillo ha registrato ascolti deludenti". "È stato un insuccesso ed è innegabile, ma un insuccesso in tv aiuta a essere più razionali. Quando perdi non fai la vittima, e analizzi gli errori facendone tesoro per futuro", ha spiegato.

Infine il direttore ha lanciato una frecciatina al parlamentare Pd della Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, che ne aveva proposto le dimissioni: "Non ci penso proprio anche perché, se è vero che abbiamo perso 40.000 euro per C'è Grillo, non mi pare ci sia stato questo gran danno industriale...costa quanto un caffè di Fazio".

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