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Arriva in Italia, da martedì 26 settembre su Timvision, The Handmaid's tale, la serie targata MGM e ispirata all'omonimo romanzo di Margaret Atwood (Il racconto dell'ancella). Si tratta di una fiction davvero molto dura e forse anche per questo ha ricevuto tredici nomination agli Emmy 2017, tra le quali «Miglior serie drammatica».

La trama è molto vicina a quella del romanzo. Nel futuro gli Usa sono crollati e sono stati sostituiti dalla Repubblica di Gilead. Questo regime, in un mondo devastato da guerre, terrorismo e inquinamento, è espressione di estremisti religiosi che, dopo aver imposto la legge marziale e sospeso la Costituzione, hanno creato uno Stato totalitario, in cui le donne sono considerate oggetti. Chiunque non segua la linea governativa, viene ucciso o mandato nelle colonie a lavorare i rifiuti tossici. La popolazione femminile è divisa in diverse categorie. Le ancelle, sono considerate utili solo per la procreazione. Vivono nella residenza del Comandante, costrette in una schiavitù sessuale giustificata dalla volontà di ripopolare un mondo al collasso, dove solo un neonato su 5 nasce sano. La serie è incentrata sulla ancella Difred (interpretata da Elisabeth Moss) che ricorda com'era la vita prima della dittatura e lotta per sopravvivere, ma anche ritrovare la figlia. Il romanzo della Atwood aveva destato polemiche per la durezza dei temi . Atwood rispose che gli episodi raccontati erano modellati su pratiche adottate contro le donne durante la Storia. La serie fa altrettanto. Ma vedendo come in certe culture, come l'Islam radicale, viene trattata la donna è difficile capire le polemiche.

Per quanto la serie sia dura da guardare.

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