Cultura e Spettacoli

I Dear Jack ripartono "Per presentarvi Leiner abbiamo scelto il palco"

A Milano il primo concerto con il cantante polistrumentista "Con Alessio abbiamo capito che le nostre strade si erano divise"

I Dear Jack ripartono "Per presentarvi Leiner abbiamo scelto il palco"

Pronti via, si riparte. I Dear Jack hanno deciso di ripresentarsi dal vivo con il nuovo cantante giusto poche settimane dopo l'abbandono di Alessio Bernabei. Così si fa. E hanno deciso di farlo nel modo migliore per una band: dal vivo. Data unica, per di più. Giovedì 26 novembre all'Alcatraz di Milano, prevendite da oggi. «Per annunciare questa nuova fase avremmo potuto scegliere un programma tv oppure comporre un nuovo singolo e farlo girare in radio. E invece no», dicono loro.

Perciò quella sera sul palco con Francesco, Lorenzo, Alessandro e Riccardo salirà sul palco per la prima volta davanti al pubblico anche Leiner Riflessi, classe '97, nato ad Apartado in Colombia e adottato a sei anni da una coppia di Vicenza. L'anno scorso si è fatto notare a X Factor , arrivando fino alla semifinale ma la vera gara probabilmente l'ha vinta entrando in una delle giovani band più famose in circolazione. Difatti senza troppi giri di parole dice che «ricevere l'invito dei Dear Jack è stata una cosa fantastica e subito dopo, trascorrendo del tempo con loro, ho scoperto che non sono l'unico pazzo al mondo». Oltre a non essere l'«unico pazzo» è anche un cantante, autore, pianista, batterista e ballerino, insomma un diciottenne multitasking che potrebbe cambiare l'assetto dei Dear Jack, trasformandoli in una band a più voci. Chissà.

È una sfida che per ora inizia su di un palco ma che prima o poi si trasferirà in studio di registrazione per un nuovo disco: «Certo che lo faremo anche se non sappiamo ancora quando. In ogni caso lavorare tutti insieme tutti i giorni in sala prove è una delle esperienze più stimolanti per qualsiasi band». Statisticamente, non bisognerà aspettare molto: nella storia dei Dear Jack tutto è capitato molto in fretta, quasi vorticosamente. La partecipazione ad Amici di Maria De Filippi nel 2014, due dischi super venduti (Domani è un altro film - prima e seconda parte), concerti ovunque, Festival di Sanremo, Arena di Verona e una sequenza di premi uno dietro l'altro a conferma che era davvero nata una nuova stella del pop italiano. «Proprio dopo il concerto all'Arena - spiegano Francesco Lorenzo Alessandro e Riccardo - ci siamo resi conto che i nostri percorsi e quello di Alessio stavano prendendo direzioni diverse e ce lo siamo detti in faccia. È ovvio che con lui ci siano state divergenze, sarebbe ipocrita negarlo. Ma tutto è avvenuto con la massima, anche se sofferta, serenità».

E poi?

«Poi abbiamo fatto i conti con la realtà e abbiamo capito che noi quattro non volevamo lasciar perdere perché, tutto sommato, la nostra storia non va trascurata. Avremmo potuto continuare anche in quattro ma poi è arrivato Leiner che è un grande talento e soprattutto la pensa come noi: la musica deve essere soprattutto spontaneità e divertimento». Insomma, ora tocca a questo italocolombiano riccioluto e con le idee molto chiare: «Ogni giorno sono più felice», spiega ma è il tono della voce che conferma le sue parole. Entusiasta a dir poco. Adesso si ritrova in un gruppo che ha catalizzato l'attenzione degli adolescenti (ma non solo) grazie a un repertorio azzeccato e anche alla capacità di suonarlo dal vivo, qualità mica tanto comune ormai, specialmente tra i cosiddetti «nativi digitali». Perciò, quando è stato annunciato che Alessio Bernabei avrebbe intrapreso la carriera solista, il contraccolpo tra i fan è stato come prevedibile. La maggiorparte è rimasta in attesa degli eventi. Qualcuno ha invece contestato e sui social è partito l'effetto domino di battute e polemiche.

«Nel complesso però - dicono loro - la reazione è stata molto positiva e i nostri supporter ci hanno dimostrato di essere legati ai Dear Jack e alle loro canzoni più che alle singole persone».

Oltretutto questo cambio in corsa apre a bruciapelo la nuova fase, spegnendo le (già piccole) contestazioni e dimostrando, alla fine, che il modo migliore per crescere è sempre scommettere sul futuro.

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